Castelli attacca Spataro: «Magistrato militante» Le toghe rosse insorgono

da Milano

È scontro tra il ministro della Giustizia Roberto Castelli e la Procura di Milano in merito all'inchiesta sul sequestro dell'ex imam Abu Omar che coinvolge 22 agenti della Cia. «Siamo di fronte a un magistrato militante quindi bisogna valutare con grande attenzione» sono le parole con le quali il ministro della Giustizia Roberto Castelli attacca il procuratore aggiunto di Milano Armamdo Spataro commentando la richiesta di estradizione per gli 007 americani accusati del rapimento dell'ex imam in questo momento all'attenzione del ministero. Castelli ricorda la partecipazione di Spataro alle primarie del centrosinistra affermando: «Mi sento autorizzato a pensare che nei confronti degli Usa non sia così imparziale». Sempre il ministro aggiunge: «Stiamo esaminando le carte per capire se le accuse sono fondate o sono semplicemente legate ad una sorta di antiamericanismo che attraversa purtroppo la sinistra». Al ministro risponde il capo della Procura Manlio Minale. Che rimanda al mittente proprio i sospetti di antiamericanismo formulati dal ministro perché osserva: «La stima mia personale verso il collega Armando Spataro riceve ulteriore conferma dalla decisione della New York University di conferire al dottor Spataro l'incarico di coordinatore di uno studio sul terrorismo internazionale e sulle strategie di contrasto a quel fenomeno unitamente a personalità e magistrati di altissimo livello».

Ma Minale ricorda al Guardasigilli che la richiesta di estradizione, «così come tutte le valutazioni nell'ambito del procedimento penale relativo al sequestro di Abu Omar, sono state pienamente condivise e tutte confermate nella loro fondatezza dal gip e dal Tribunale del Riesame». Sulla vicenda sono intervenuti gli otto togati delle correnti di sinistra del Csm che chiedono l’apertura di una pratica a tutela del procuratore Spataro e a difesa «dell'esercizio autonomo della giurisdizione».

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