Castelli e sapori medievali nell’oasi verde di Firenze

I Medici in quelle colline avevano stabilito le loro riserve. Là si procuravano la selvaggina destinata alle tavole fiorentine, e là ospitavano artisti e letterati in dottissimi cenacoli. Le rocche fortificate di Calenzano, fra il Firenze e il Mugello, erano un presidio strategico per il controllo del territorio, e anche oggi la cittadina è parte integrante del tessuto produttivo fiorentino e pratese. Eppure - a un quarto d’ora di auto dall’aeroporto di Peretola e dalla stazione di Santa Maria Novella, questa anche oggi è la porta di un’oasi di verde e tranquillità. Le ville e i castelli medievali dell’aristocrazia fiorentina ospitano oggi degli splendidi agriturismo. E danno un olio che è il vanto massimo della produzione locale (se ne ricava anche una linea cosmetica). All’extravergine di Calenzano - cui è dedicata una fiera a fine novembre - è stata accordata la Dop «Colline di Firenze». Le ricette medievali sono state recuperate con un lavoro appassionato e competente da Saverio Carmagnini, finissimo conoscitore di vini, molti dei quali disponibili nella cantina fornitissima del suo bel ristorante, «Carmagnini del Cinquecento», in via di Barberino 242.

Un’ospitalità di altissima qualità è garantita dal quattro stelle Meridiana Country Hotel, vicino al lago di bilancino e all’autodromo del Mugello, o - per chi ama lo shopping - all’outlet di Barberino, a due passi dalla A1. Per informazioni www.comune.calenzano.fi.it; www.atccalenzano.it; www.meridianacountryhotel.it.

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