Cronaca locale

Al Castello la «Vergine dei bastioni»

Un pezzo di mura medievali di Milano nel tratto quasi completamente distrutto dalla dominazione spagnola, l'altorilievo «Madonna con Bambino e angeli reggicortina» attribuita al «maestro delle sculture di Viboldone», ritorna a Milano, al Castello sforzesco, dopo essere stata depositata per anni a Riozzo, frazione di Cerro al Lambro, nella chiesetta da tempo inagibile di San Rocco. Un vero e proprio miracolo reso possibile dalla volontà ferrea di chi, a partire da parrocchia e Pro loco di Riozzo, ha fatto di tutto perchè il reperto non andasse perduto ma, invece, valorizzato come meritava. E ora l'opera sarà ufficialmente presentata alla città meneghina domani, martedì, alle 18 nella Sala della Balla dello Sforzesco con il sindaco Letizia Moratti, la proprietà e cioè i dirigenti dell'Azienda di Servizi alla Persona «Golgi-Redaelli» di Milano, la restauratrice Camilla Mancini, nota professionista fiorentina e il presidente di Italia Nostra, sezione di Milano, Marco Parini che, tramite il Fondo Enzo Monti, ha finanziato il restauro della preziosa opera d'arte. La scultura risale al quattordicesimo secolo e, secondo recenti studi, parrebbe derivare da una delle porte urbiche di Milano, i bastioni, che decoravano la Porta Vercellina demolita dagli spagnoli all'inizio del loro dominio su Milano, per allargare le cinte difensive della città. Su come la scultura sia finita a Riozzo ci sono teorie e persino leggende. Dal suo ritrovamento nelle acque del Lambro (racconto tramandato tra i riozzesi da generazioni) all'improvvisa inamovibilità del carro che trasportava la scultura mentre passava per Riozzo. Ma la teoria tuttora più accreditata è che a portare la Madonna a Riozzo siano stati i Visconti Aicardi, antichi signori di queste terre, che all'epoca risiedevano proprio nel sestriere di Porta Vercellina. E l'abbattimento di Porta Vercellina precede di poco le prime notizie dell'oratorio di San Rocco, in cui per anni è stata custodita la Madonna, che fu visitato da San Carlo Borromeo nel 1567. Adesso l'opera sarà conservata al castello Sforzesco. Ma non per sempre. In previsione, invece, che si possa dare un futuro all'antica chiesetta di San Rocco a Riozzo.

Perchè questo bene storico possa un giorno tornare tra i riozzesi, che per secoli hanno venerato quella che hanno sempre pensato coma la loro cara Madonna con Bambino.

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