
Il Pirellino? "La più grande fregatura che io abbia mai subito": Lo scorso 23 luglio Manfredi Catella si sottopone all'interrogatorio preventivo nell'inchiesta sull'urbanistica in cui è accusato, tra l'altro, di corruzione. Il numero uno di Coima risponde esattamente per due ore alle domande del gip Mattia Fiorentini e dei pm Mauro Clerici e Paolo Filippini. Lo affiancano gli avvocati Francesco Mucciarelli e Adriano Raffaelli. Non riuscirà a evitare i domiciliari.
Il progetto del Pirellino è al centro del botta e risposta. Catella: "Io magari in maniera un pochino inopportuna l'ho definito la più grande fregatura che io ho avuto... Il 29 marzo del 2019 il Comune di Milano fa un'asta per vendere il Pirellino". Si arriva a 193 milioni, "che è il nostro ultimo rilancio, e viene aggiudicato". Poi: "Cosa succede? Nel febbraio del 2020, quindi praticamente dopo due mesi dal rogito, l'assessore Maranna (Pierfrancesco Maran, ndr), l'allora assessore all'urbanistica, promuove che ci vuole l'Ers sul Pirellino". Cioè, una quota di Edilizia residenziale sociale. "Perché noi ci opponiamo? Ci opponiamo, non perché noi siamo contrari all'Ers, ma tu mi hai venduto un edificio a destinazione libera e poi me lo cambi, è come se uno compra un appartamento e poi uno ti dice: Guarda, quelle due camere le devi affittare gratis". Le chat con le frasi sul tempo che "è finito"? "Non è che io minaccio, cosa minaccio? Il tempo è finito è perché noi avevamo il dialogo, la negoziazione che stavamo facendo con il Comune, a un certo punto non se ne può più, andiamo per vie giudiziali". Vale a dire il ricorso al Tar.
Poi l'immobiliarista esprime il proprio punto di vista sulla Commissione paesaggio e sui conflitti di interessi: "Ora, ma potete immaginare, che un soggetto come siamo noi, che lo dico con umiltà, non lo dico con... un soggetto come siamo noi, intendo dire un soggetto che ha una responsabilità nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti di Intesa San Paolo (...), vada a scegliere i professionisti perché sono nella Commissione paesaggistica, impossibile, impossibile. Ma perché dovremmo fare una cosa di questo tipo, esponendoci a questa cosa che stiamo vivendo, che io sto vivendo oggi e che chiaramente mi preoccupa moltissimo?". Ancora: "È sbagliato non pagare le persone, cioè tu dovresti fare una Commissione paesaggistica, dove prendi dei professionisti, li paghi correttamente rispetto a quello che è congruo e gli metti dei vincoli". I professionisti della Commissione "Dovranno pur sopravvivere...". E le fatture di Coima all'architetto-commissario Alessandro Scandurra, che per i pm mascherano la corruzione: "Non voglio sottovalutare l'importo, perché comunque 138mila euro, pur essendo su due anni... perché poi l'incarico erano diversi contrattini, tutti su via Messina".
Catella parla anche del momento critico che attraversa e del rapporto con investitori e stakeholder: "Potete immaginare quello che è successo in questi giorni con questa, diciamo, uscita mediatica che io mi sono astenute dal leggere (...), però l'imbarazzo è altissimo". Non solo: "Io sono preoccupato, ve lo confido (...), sono preoccupato perché chiaramente essendo noi... cioè nel racconto mediatico sembra quasi che ci sia questo signore Catella che fabbrica, fa tutto quanto...". Ci sono anche passaggi in cui l'indagato prova a portare lo scambio sul piano personale: "Poi abbiamo anche prodotto, che penso aiuterà a ricostruire, ma anche per il rapporto che avremo in futuro, insomma, almeno sapete capire con chi avete... che avete una persona davanti pienamente trasparente".
In questa sede "ci stiamo conoscendo anche personalmente, no? Al di là di quello che mi avete fatto passare negli ultimi cinque giorni...". Il pm: "Scusi Ingegnere, ma... Ingegnere, mi pare?". Catella: "No, Dottore, Economia Commercio Cattolica, 108/110".