da Milano
Indipendente, autonoma, specializzata e pronta allo shopping anche grazie allasse con la spagnola Mapfre. È la Cattolica immaginata dallamministratore delegato Ezio Paolo Reggia nel piano industriale che accompagnerà il gruppo fino al 2010 dopo lalleanza a tutto tondo con Banca Popolare di Vicenza. Una sfida che Cattolica affronterà, assicura Reggia, «mantenendo lattuale statuto cooperativo» e dopo aver chiuso il 2006 con «un utile in linea con lobiettivo del precedente piano industriale».
Qual è il filo rosso del piano che presenterà il primo marzo...
«Cattolica mira ad affermarsi come player assicurativo di riferimento per i privati e lo small business. Tra le linee strategiche cè la specializzazione attraverso alleanze mirate come quella con Mapfre sul mercato Auto e lo sviluppo della bancassurance, dove laccordo con Popolare di Vicenza assicurerà una spinta anche nel ramo Danni. Oltre al possibile accorciamento della catena di controllo».
Affiancherebbe Generali ed Eurizon nella bancassurance di Intesa Sanpaolo?
«Se ci sarà unasta potremmo partecipare ma credo che si dovrà attendere il piano industriale di Intesa. Più in generale, siamo molto attenti alle evoluzioni del panorama bancario e assicurativo in modo da essere pronti a cogliere eventuali occasioni».
Cattolica aveva già accarezzato lacquisto di Toro, ora che lAntitrust ha imposto a Generali di cedere Nuova Tirrena...
«Non ci risulta che Nuova Tirrena sia in vendita, laddove lo fosse potremmo essere interessati. Naturalmente dipende dal prezzo. In ogni caso stiamo esaminando alcuni dossier».
Guarderà anche allestero?
«Il fatto di avere un partner internazionale aumenta la nostra capacità di manovra».
Perché non si sono concretizzate le nozze con Bpvn?
«La complessità delloperazione, già di per sé elevata, è aumentata dopo lavvio del progetto di integrazione con Bpi. È stata una decisione sofferta ma i rapporti rimangono cordiali».
Eppure si è detto che Innocenzi abbia rinunciato per un problema nelle riserve di Cattolica...
«Il reserve ratio (il rapporto tra riserve tecniche e premi ndr) di Cattolica è molto prudente e si attesta tra i più alti in Italia».
Come si concilia la volontà di Mapfre di salire nel capitale con lo statuto cooperativo?
«Cattolica e Mapfre collaborano da più di 20 anni sia nellassicurazione diretta che nella riassicurazione. Cattolica è quotata in Borsa, in tal senso Mapfre è libera di determinare lentità della propria partecipazione».
Popolare Vicenza potrà arrivare al 12%, che cosa risponde a quanti temono una colonizzazione?
«Cattolica non sarà colonizzata né da Popolare Vicenza né da Mapfre. Resterà un gruppo autonomo e indipendente. Avere nel capitale, oltre ai soci e ai piccoli azionisti realtà come Mapfre o Popolare Vicenza assicura stabilità e costituisce una difesa».
La governance duale potrebbe facilitare il risiko assicurativo?
«Il sistema duale può favorire le aggregazioni, soprattutto per le società a capitale diffuso. Viceversa è poco adatto a società a proprietà concentrata. Il punto è come lautonomia statutaria regola i rapporti tra gli organi societari. Ogni situazione è diversa».
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