Catturato in Spagna il generale Gotovina

Eroe dell’'indipendenza per molti croati, criminale di guerra per la giustizia internazionale, il generale Ante Gotovina è stato arrestato mercoledì sera alle Canarie, mentre cenava in un lussuoso albergo. Per i massacri nell'’ex Jugoslavia, il Tribunale internazionale dell'’Aia dava la caccia all'’alto ufficiale croato dal 2001, dopo averlo inquisito per avere «ripulito» l'’entroterra dalmata da 150mila serbi. Nell'’estate del 1995 Gotovina guidò l'’operazione Tempesta, una grande offensiva militare. L'’obiettivo era schiacciare i ribelli serbi in armi che nelle Krajine, territori ufficialmente croati, non avevano alcuna intenzione di assoggettarsi al potere di Zagabria. Gotovina guidò la marcia su Knin, la «capitale» dei serbi ribelli. Secondo l’'atto di accusa de L’'Aia il generale «ha pianificato, istigato e ordinato azioni come la persecuzione, l'’uccisione e la deportazione di persone, il saccheggio di beni pubblici e privati, la distruzione di beni, di città e villaggi senza motivo». Fra il luglio ed il novembre del ’95 «almeno 150 civili serbi sono stati sommariamente giustiziati e altri centinaia risultano scomparsi». I serbi passati per le armi, durante la vittoriosa avanzata, furono un migliaio.

Nonostante le nefandezze Gotovina venne acclamato dai croati come il «liberatore» di Knin, eroe dell'’indipendenza nazionale. In realtà il generale era un ribelle di natura, grande tombeur de femme, con un passato a dir poco avventuroso. Nato nel 1955 vicino a Zara scappò di casa a 16 anni per arruolarsi nella Legione straniera. Al servizio di Parigi combatté in Africa e poi in Guatemala e in Paraguay, guadagnandosi la fama di duro. Negli anni Ottanta lavorò probabilmente per i servizi d’Oltralpe, ma venne condannato per rapina, estorsione e sequestro di persona. All'’inizio della guerra d'’indipendenza croata, nel 1991, rientrò in patria e grazie alla sua esperienza nella Legione guadagnò ben presto i gradi di generale.

Quattro giorni prima dell'’incriminazione de L’'Aia sparì nel nulla favorito probabilmente dal governo di centrosinistra di Zagabria del 2001, che temeva una rivolta dei reduci e dei nazionalisti se fosse stato arrestato. Alla fine l'’hanno preso giovedì sera sul territorio spagnolo, a Tenerife, in possesso di un passaporto croato falso intestato a Kristian Horuat. Gotovina stava cenando con un'’altra persona al ristorante dell’'hotel Bitacora di Playa de Las Americas e non ha opposto resistenza.

Rinchiuso in una base militare è prevista la sua apparizione di fronte ad un tribunale di Madrid prima di venir estradato a L’'Aia. Adesso da Bruxelles viene annunciato che è stato «eliminato un ostacolo all’'avanzamento dei negoziati» per l'’adesione della Croazia alla Ue.

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