Il Cavaliere toccasana per l’audience

Alex Dardi

Berlusconi attacca, sgomita, attacca di nuovo. E, anche stavolta, segna. È una tecnica che funziona, non c’è che dire, quella del premier. Almeno a livello televisivo, riesce quasi sempre a «bucare lo schermo» come un vero centravanti di sfondamento. Stavolta è toccato di nuovo a Matrix: venerdì in seconda serata, il programma condotto da Enrico Mentana ha raccolto il 29,1% di share medio e quasi un milione e 900mila spettatori medi. Non era mai successo che questo programma volasse così alto nel cielo dell’Auditel con un «one-man-show». Nessun politico era riuscito da solo a far raddoppiare gli ascolti di Matrix (la media della trasmissione è del 16,1%).
Un Cavaliere in gran forma, tutto o quasi all’attacco, dicevamo. Il centrosinistra potrà pure sperare in un futuro «logoramento» per eccesso di video, ma in questi due mesi di campagna prelettorale, il premier continua a essere il capocannoniere del campionato politelevisivo. Ha attaccato il centrosinistra, la Rai («È la roccaforte precostituita da chi è arrivato prima del ’94. Senza contare che l’85% dei giornalisti appartiene ai sindacati di sinistra»), soprattutto Rai 3 e Ballarò («Sono assolutamente bugiardi, è una trasmissione costruita come una macchina da guerra contro l’altra parte politica»), per non dire di Blob («c’è il peggio del peggio. È una situazione di scandalo»), addirittura Mediaset e i suoi alleati Fini e Casini («mentre io lavoravo, loro si divertivano»).
È proprio questo Berlusconi caterpillar che piace tanto agli spettatori, basta vedere le punte d’ascolto: il picco più alto s’è raggiunto in chiusura di trasmissione, all’una e 48, con il 42,9% di share quando il premier ha parlato della Rai come «roccaforte della prima Repubblica». L’audience cresce anche quando il Cavaliere riconosce le difficoltà da parte della Cdl di dar vita a nuovi modelli culturali nell’azienda di viale Mazzini (42,7% all’una e 48). Altissimi gli ascolti anche quando attacca Rai 3 e dice che Ballarò non dovrebbe andare in onda (41,7% all’una e 44). Altri picchi quando spiega la nuova legge sulla droga, il nuovo slogan di Forza Italia, oppure quando parla di Benigni e della sua performance a Rockpolitik.

Se confrontiamo il target del pubblico medio di Matrix con quello dell’ultima puntata, si può dire che Berlusconi ha attratto il pubblico maschile (15,7%), giovanile (+14,1% dai 25 ai 54 anni) e soprattutto la «maggioranza silenziosa» dal livello economico medio basso e dall’istruzione non elevata (33,8% con un +17,8% rispetto alla media di Matrix). Dunque, colpito in pieno il target per la Lunga Marcia nel recupero degli indecisi.

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