Un cavallo made in Italy sotto la sella di Valentina giovane certezza azzurra

L’equitazione azzurra di vertice soffre da anni di un problema endemico: mancano i cavalli. Troppo costosi quelli disponibili sul mercato internazionale, i soggetti prodotti dal nostro allevamento nazionale, dal canto loro, non riescono a suscitare un interesse tale da promuoverne il pieno sostegno. Eppure, in piena controtendenza, c’è chi proprio verso l’allevamento nostrano di qualità sta orientando le proprie scelte. E, risultati alla mano, tali scelte si stanno facendo via via più convincenti. È il caso di Valentina Truppa, già Campionessa del Mondo Young Rider per tre anni consecutivi nonché per due anni Campionessa Europea e ora senior con reputazione in crescita esponenziale, che con Eremo del Castegno (insieme nella foto) si sta imponendo all’attenzione delle giurie internazionali.
Dopo tante affermazioni in ambito young riders, che effetto le fa oggi partire in gara accanto a mostri sacri del dressage come la Werth o la Van Grunsven?
«I Senior sono tutta un’altra storia, in termini di impegno, qualità dei cavalli, preparazione tecnica. Partire in gara con questi grandi campioni deve essere uno stimolo a fare bene, tentare di carpire da loro tutto il meglio e magari batterli in futuro!».
La forbice che separa il top del dressage dal resto del mondo è aperta come non mai. A fronte di un trend che conferma la produzione allevatoriale nord europea quale leader, lei monta un cavallo italiano. Come mai?
«Eremo è nato a Brescia nell’allevamento del Castegno di Guerino Boglioni. Credo che si possa ottenere un buon livello di cavalli italiani con l’ andare del tempo e se però si mettono in razza fattrici di grande qualità».
Di qui a pochi mesi si disputeranno i World Equestrian Games in Kentucky.

Quali sono le sue ambizioni in merito?
«Sicuramente partecipare ai Weg in Kentucky, spero con il pieno supporto della Fise, poi fare bene, anzi il meglio. E se mi è permesso sognare, pensare di entrare in finale con i big considerando che, probabilmente, io e Eremo saremo il binomio più giovane ai Weg!».