Cavani replica a Pato Napoli sogna e sfida il Milan

Napoli. Hanno preso il posto dei campioni del Mondo. Adesso la nuova sfida non è più un derby ma Milano-Napoli. Cavani asfalta la Lazio e sfida Ibrahimovic, De Laurentiis sale e l’aria rarefatta fa girare la testa, se qualche decisione arbitrale dovesse non garbargli nelle prossime partite, ricordi questo Napoli-Lazio e se ne farà una ragione.
Sette gol, un’autorete, una tripletta, un rigore generoso, due espulsi, un gol fantasma. A poco più di mezz’ora dal termine la Lazio era in vantaggio di due reti. È finita 4-3 con un gol di Cavani a due minuti dallo scadere, alla fine De Laurentiis rivede il secondo posto in classifica, mentre Lotito è al limite di una crisi di nervi: «Sono orgoglioso della squadra, noi i risultati siamo abituati a farli sul campo in modo meritato - ha duramente polemizzato il presidente della Lazio -. In questa partita alcune situazioni ci hanno enormemente penalizzato. Il rigore si commenta da solo, poi c’è questo tiro di Brocchi che era evidentemente al di là della riga. La Lazio si regolerà di conseguenza. Siamo venuti qui con spirito di lealtà sportiva e rispetto delle regole, con una squadra penalizzata da certe squalifiche - ha continuato Lotito -, siamo abituati ad agire con logiche diverse, la lealtà sportiva è un elemento fondamentale per noi, mentre per altri è un optional, vincere con ogni mezzo non è il nostro stile. Mi auguro che qualcuno capisca cosa sia accaduto oggi, altrimenti viene depauperato il lavoro basato sul merito. L’arbitro Banti? Non mi interessa fare critiche alla classe arbitrale perché non è nel mio stile. Le conclusioni deve trarle chi è preposto a queste cose. La nostra sconfitta è immeritata, chi ha visto la partita e capisce di pallone lo sa. O si interpretano le cose in modo regolare oppure cambiamo sport e ci mettiamo a fare i tuffatori. Qualcuno vorrebbe già stilare la classifica finale del campionato». Edy Reja, espulso per proteste nel finale, teme per il futuro: «Ora sarà più difficile ottenere un posto Champions, venire a Napoli, segnare quattro gol e non portare a casa neppure un punto...». Regolare il gol non assegnato a Brocchi sul 2-2 con palla che batte sulla traversa e cade ben oltre la riga di porta, ma l’arbitro ha fischiato un fuorigioco, non di Brocchi. Generoso il rigore su Cavani, in sospetta posizione di fuori gioco, con conseguente espulsione di Biava per colpo d’anca e fallo da ultimo uomo.
Il Napoli viaggia a tre punti dal Milan e a tre metri dal suolo. Il presidente De Laurentiis dopo il litigio ai limiti della decenza con Lotito sui ritorni economici dei diritti televisivi, adesso sente di doversi scusare. E lo fa: «Io non ho una mia versione - ha detto il produttore cinematografico -. Ogni tanto si perde il controllo. Capita a chiunque ed in tutti i campi. Io già me ne sono scusato. Il gol annullato a Brocchi? Era complicatissimo vederlo».
Mazzarri si tiene strettissimi i tre punti: «Sono nato per soffrire. Sembrava una gara stregata. A volte ci complichiamo la vita ma poi con gioco, organizzazione e volontà, riusciamo a svoltare. Anche grazie a questo pubblico che ci ha sostenuto siamo riusciti a raggiungere questo traguardo. Il nostro credo è quello di fare calcio, imporre il gioco, nell’intervallo ho detto ai ragazzi di stare calmi, erano troppo nervosi. Secondo posto? Non guardo la classifica. La direzione arbitrale?. Probabilmente gli episodi arbitrali non sono a favore di nessuna delle due compagini. È vero - ammette - c’è stata una rete annullata alla Lazio, ma noi siamo stati bravi subito dopo con Aronica a riparare all’errore. Per fare un gol più degli altri metterei sempre la firma».
A Napoli la parola scudetto è bandita, al suo posto si usa il termine sogno.

E anche per Cavani, eroe di giornata, una tripletta e bomber del campionato con Di Natale, il Napoli deve sognare ma non troppo: «Quanto sia vicino questo sogno non lo so. Dobbiamo cercare di vincere ogni partita e fare il massimo, poi alla fine faremo i conti».

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