Ancora il turbolento stabile di via Cavezzali, dove la settimana scorsa è stato ucciso un marocchino irregolare, alla ribalta della cronaca. Laltra sera un brasiliano ha denunciato di essere stato malmenato allinterno del suo appartamento, anche se ha denunciato laggressione qualche tempo dopo e una volta allesterno dello stabile.
Unulteriore conferma, se ce ne fosse bisogno, che quella sorta di albergo-alveare per immigrati (pochi ormai gli italiani rimasti) è diventata una sorta di terra di nessuno, al di fuori di ogni controllo. Il palazzo, dove vivono oltre duecento persone tra uomini, donne e bambini, tra cui molti irregolari e abusivi, viene infatti descritto dagli abitanti del quartiere come luogo abituale di prostituzione, spaccio e risse.
Appena all'inizio della settimana una guardia giurata di 42 anni, messa di fronte allingresso dalla proprietà per controllare chi entra ed esce, spara a un marocchino di 37 anni, irregolare e pregiudicato. Ferito alla spalla, luomo fa due passi poi crolla a terra, picchia la testa e muore. Per i medici sarà proprio la caduta a causarne il decesso, prospettando dunque la nuova rubricazione del reato da omicidio colposo a omicidio preterintenzionale. Secondo il racconto dello stesso vigilantes infatti il nord africano avrebbe cercato di sfilargli la pistola e il colpo sarebbe partito mentre lui cercava di riprenderla.
Due giorni fa poi un incendio, sembra doloso, distrugge un alloggio al quinto piano delle stabile: proprio quello abitato fino a poco tempo fa dalla stessa guardia. Le fiamme divampano verso le 3 di notte, provocando lintervento dei soccorsi che sgomberano il residence e portano una bimba di 17 giorni in ospedale per una leggera intossicazione. E comunque si tratta del terzo rogo appiccato in pochi giorni.
Infine lultima denuncia, presentata da un brasiliano di 23 anni, Ramos D.
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