Roma - «Desta forte preoccupazione la totale insensibilità anche in materia di sicurezza del Governo Prodi che arriva al punto di ingannare e mortificare militari e forze dell’ordine. L’incontro che si è svolto ieri tra Governo e rappresentanti dei sindacati di polizia ed organi rappresentanti le Forze Armate sulla Legge Finanziaria 2008 si è risolto, come era del resto prevedibile, in un nulla di fatto». Lo dichiara il vice coordinatore nazionale di Forza Italia Fabrizio Cicchitto. «Il governo continua ad essere incredibilmente sordo alle richieste dei militari e delle forze dell’ordine rinviando il problema con generiche promesse. La realtà - aggiunge - è che con la prossima finanziaria non saranno, in generale, assegnate risorse adeguate alla sicurezza del Paese e, in particolare, chi lavora in questo settore avrà un trattamento economico inadeguato e, in alcuni casi, sotto il livello minimo di sussistenza». «Anche su questo terreno si sta aprendo un duro scontro all’interno della maggioranza e del Governo tra sinistra radicale e centristi. Finora i primi hanno avuto il sopravvento e abbiamo buone ragioni per ritenere che sarà così anche in futuro. In ogni caso ha ragione il ministro Parisi - conclude- quando sostiene, oggi sul Corsera, che sulla sicurezza il Governo deve dimostrare di avere una sua maggioranza autosufficiente».
Baccini: "Nessuna novità positiva per il Paese" «Dal consiglio dei ministri di oggi non può uscire nessuna novità positiva per il Paese. La sinistra massimalista ricatta Prodi e pretende di impedire le riforme. Nessuna sintesi è possibile. Manca una condivisione su programmi e progetti comuni. Che possono dirsi Giordano e Pecoraro Scanio con Dini? Per questo, appena devono affrontare tematiche serie, o le ritirano o rinviano la discussione. Il Paese non può rimanere in eterno ad aspettare Godot. Serve rimettere al centro la buona politica,quella che propone e decide». Lo dice il vicepresidente del Senato, Mario Baccini dell’Udc.
Dini: "Dove sono le proposte di Ds e Margherita?" «Gli orientamenti sulla pressione fiscale e sulla riduzione della spesa corrente vanno bene. Poi, dobbiamo vedere la composizione della manovra». Lo afferma il presidente della commissione Esteri del Senato e autore del Manifesto dei liberaldemocratici Lamberto Dini, parlando con i giornalisti al Senato a proposito della Finanziaria. «Spero -aggiunge- che non ci siano cedimenti alle richieste della sinistra antagonista. Quello che mi sorprende è che sia il presidente del Consiglio, sia i componenti della maggioranza siano sempre costretti a mediare e a cedimenti nei confronti del Prc e degli altri».
«Mi domando -prosegue l’ex premier e ministro degli Esteri- dove siano le proposte della Margherita e dei Ds. Dove sono? Non ci sono. Ma possibile che non abbiano idee da portare avanti e da mettere nella Finanziaria? Noi liberaldemocratici -conclude- le abbiamo, e le mettiamo sul tavolo».
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