Michela Giachetta
Il «modello Alemanno» scende in campo. In attacco, unica punta, Gianni Alemanno, ufficialmente designato lanti-Veltroni. «È stata una scelta politica, che esprime la volontà di tutti, non è derivata da una trattativa», fa sapere lo stesso ministro. Il ruolo di vicesindaco in lizza, invece tocca ad Alfredo Antoniozzi. Sono stati sciolti ieri pomeriggio quasi tutti i nodi su listone, che non ci sarà, designazione dei candidati ai municipi e vicesindaco, appunto. Dopo un vertice in via Barberini, a cui era presente anche Alessandra Mussolini, esponente di Alternativa Sociale e fino a ieri candidato a sindaco. Ma la Mussolini ha fatto un passo indietro. Appoggerà Alemanno, presentando la lista di Alternativa Sociale, «apparentata» a quella del candidato a sindaco e forse avrà un posto nella possibile Giunta Alemanno. Niente listone, dunque, ma un patto federativo dei gruppi. Tradotto significa che ogni partito si presenterà con il suo simbolo ma, spiega Beatrice Lorenzin, coordinatrice regionale di Forza Italia, «potrebbe essere il primo passo per la costituzione di un unico listone rappresentativo del centrodestra a Roma». «Ci sono state difficoltà tecniche, non politiche - continua la Lorenzin - che di fatto ci hanno impedito di presentare una lista unitaria». Per quanto riguarda le eventuali presidenze nei singoli municipi, ieri è stato deciso che otto andranno a Forza Italia, cinque ad An, cinque allUdc e uno alla Democrazia Cristiana. Il XX, in cui ora è presidente Massimo Fasoli, viene confermato allUdc. Voci interne allo stesso partito confermano che potrebbero andare allUdc anche il IV, lVIII, lXI e il XV. Cambio al XIII e al XII. Al XIII, infatti, che copre la zona di Ostia, Davide Bordoni di Fi, candidato in Comune, lascerà il posto a Teodoro Buontempo di An. Al XVII, invece, il posto di Roberto Vernarelli dellUdc viene preso da Forza Italia. Il I dovrebbe andare alla Democrazia Cristiana. Ancora incerti, invece, il II, in cui era presidente Antonio Saccone, di Forza Italia, poi passato alla lista civica Veltroni e il XVIII, ora in mano a Vincenzo Fratta di An. Passando al programma, ieri, Alemanno ha reso note le sue priorità: la sicurezza, innanzitutto. Poi la necessità di smantellare quello che il candidato sindaco definisce il «moloch del Comune». In pratica significa razionalizzare gli interventi, eliminare sprechi e consulenze e valorizzare maggiormente i dipendenti comunali. Al terzo punto del programma, la mobilità: «Non è vero che non cè soluzione - dichiara Alemanno - i problemi basta affrontarli». «È necessario, però - continua il candidato a sindaco - coinvolgere maggiormente la società civile». Per questo la Cdl punta anche a incrementare le liste civiche. Non si è parlato in via ufficiale di posti in Giunta, ma la Lorenzin fa sapere che «diventare assessore alla Cultura le piacerebbe molto».
Dal vertice è scaturita anche la decisione di dare vita a un «comitato di saggi» che avrà lincarico di mettere a punto il programma e la squadra e che sarà composto da un rappresentante per ciascun partito: per An il ruolo tocca a Maurizio Gasparri, per Forza Italia ad Antonio Tajani. Tutti contenti e tutti soddisfatti, quindi? Non proprio tutti.
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