Roma - "È uno schiaffo all’arroganza del duo Prodi-Padoa Schioppa. Ora il professor Petroni deve ritornare immediatamente al suo posto nel pieno rispetto delle legge e delle regole amministrative. Petroni rientra ma il ministro dell’Economia deve uscire di scena. In un Paese rispettabile sarebbe la normalità. Ci auguriamo che chi è alla guida di questo governo lo consideri ancora tale". Così il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli, commenta la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso del consigliere della Rai, Angelo Maria Petroni, contro la sua rimozione.
Tremonti: "Padoa-Schioppa chieda scusa agli italiani" "Il ministro diceva che tutto si era svolto nella più assoluta legalità mentre la verità è che tutto si è svolto nella più assoluta illegalità. Il ministro parlava con grande orgoglio adesso invece chieda scusa agli italiani". Così l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti commenta la decisione del Tar.
Baccini: "Troppe ingerenze della politica" "L’azienda ha subito l’ennesimo torto - dice Mario Baccini (Udc) - per colpa delle ingerenze della politica. Padoa-Schioppa ha compiuto una revoca illegittima, funzionale al centrosinistra al fine di impadronirsi di ulteriori postazioni in una logica di lottizzazione impropria che calpesta il giusto modo di intendere la Rai come servizio pubblico e pluralista. Il Tar ha sancito l’illegittimità di un colpo di mano che non doveva essere compiuto".
Satta: "Azzerare il cda e ricominciare daccapo" "E adesso come la mettiamo?". Se lo chiede il vicesegretario vicario dell’Udeur, Antonio Satta, segretario della commissione di Vigilanza Rai. "La soluzione più seria resta sempre quella di azzerare il consiglio di amministrazione e ripartire da capo con un grande progetto di rilancio della Rai e del servizio pubblico radiotelevisivo".
Gasparri: "Fabiani si autosospenda" "Al di là delle conseguenze della decisione del Tar, è necessario che il consigliere Fabiani, nominato illegittimamente dal governo secondo la pronuncia del Tar, si autosospenda dalle funzioni per evitare che il suo concorso ad ogni decisione la renda giuridicamente e logicamente impugnabile". Lo dichiara in una nota Maurizio Gasparri di An.
Giulietti: "Le sentenze vanno applicate" "Le sentenze vanno lette dalla prima all’ultima riga e, quindi, ci riserviamo di commentare sia le motivazioni, sia le ragioni chi di doveva decidere dove e in che modo affrontare questa disputa legale.
Per quanto ci riguarda, e a differenza di una parte della destra, le sentenze si possono discutere e criticare, ma vanno sempre applicate. E questo vale sempre e comunque, soprattutto per noi di Articolo 21, specie nel caso della sentenza a favore del consigliere Petroni". Lo afferma Giuseppe Giulietti, esponente Ds e portavoce dell’associazione Art.21.
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