Cronaca locale

La Cdl si ricompatta: la Lega torna in giunta

Al Demanio andrà Diego Sanavio, commercialista, già nel governo lumbard di Formentini

Giannino della Frattina

«Ho qui il provvedimento. Lo firmerò davanti a tutti». Gabriele Albertini sale le scale della Palazzina liberty dove Alleanza nazionale chiama a raccolta gli alleati per discutere del partito unico del centrodestra. Tra le mani la nomina del nuovo assessore leghista. Dopo sei mesi, dal giorno dell’addio di Giancarlo Pagliarini fino a Natale responsabile del Demanio, si sana la frattura a Palazzo Marino tra il Carroccio e gli altri partiti della maggioranza. In giunta entra Diego Sanavio, commercialista, già nella giunta Formentini. Dopo un lungo lavoro delle diplomazie a lui toccheranno le deleghe al Demanio, alle Partecipate e all’Identità.
«Prima del partito unico abbiamo realizzato la giunta completa», scherza ma non troppo Ignazio La Russa, gran tessitore dell’operazione insieme ai commissari di Fi Maurizio Lupi e Luigi Casero. «Da mesi la Lega era fuori dalla giunta, ora miracolosamente rientra - le parole del vice-coordinatore di An -. Un segnale della grande coesione. Stiamo rendendo sempre più forte la coalizione per chiudere alla grande il mandato Albertini e prepararci al prossimo». Parole che più di ogni altre spiegano quanto sia stato asfissiante il pressing fatto sul segretario nazionale della Lega Nord Giancarlo Giorgetti. La cui assenza alla foto di gruppo viene spietatamente rimarcata da Albertini. «Arriverà più tardi», sibila La Russa nei panni del pompiere.
«Stiamo costruendo la sfida per la città futura - assicura Maurizio Lupi -. Il sindaco è una risorsa per il centrodestra. Ora dobbiamo lavorare per non buttar via nove anni di lavoro. Chi crede di poter dividere Albertini dai partiti commette un gravissimo errore». «Un’importante apertura di Albertini - per la coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini - Significativo che avvenga proprio il giorno in cui si parla di partito unitario».
«Siamo soddisfatti - commenta invece il segretario Provinciale Massimiliano Orsatti -. Abbiamo aggiunto due tasselli fondamentali alle deleghe che avevamo prima: quella all’Identità che ci permetterà di occuparcene in una città che tende a dimenticarle e quella alle Privatizzazioni. Deleghe che possono ora connotare l’impegno della Lega sia in ambito culturale sia in ambito economico». Premesse importanti. A cui si aggiunge una ancor più importante conclusione. «Così - aggiunge - si conclude la prima tappa del percorso verso l’elezione del nuovo sindaco. Ora la Cdl è compatta, il mandato che io ho avuto è quello di raggiungere l’obiettivo di riportare serenità nella Cdl in vista delle prossime elezioni». Impegno preso al volo da Albertini. «Ora - sottolinea - con la delega alle Privatizzazioni la Lega dovrà votare la cessione della Sea. Come del resto previsto nel programma elettorale. L’ingresso nelle aziende partecipate? Lì purtroppo il periodo utile è già trascorso». Ci vorrà tempo, insomma, per rivedere i leghisti nei consigli di amministrazione. Anche se un posticino in «Malpensa energia» sarebbe già pronto. Vago, invece, il sindaco sulla nuova delega all’Identità. «L’hanno chiesta loro. Ora vedremo quali proposte avanzeranno». «Magari un'iniziativa, un evento all’anno per valorizzare l’identità milanese. Chessò le Cinque giornate», suggerisce La Russa. Il benvenuto al nuovo assessore lo dà Riccardo De Corato. «Soddisfatto - dice il vicesindaco - perché la Cdl torna unita. Sanavio conosce bene la struttura.

Sono sicuro darà un contributo importante».

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