Cdp, ora l’ex «carrozzone» si mette a produrre utili

Un 2009 oltre ogni rosea previsione: nell’anno della crisi, la Cassa depositi e prestiti va in controtendenza e archivia l’esercizio con un utile netto a 1.725 milioni, che significa un incremento del 24% rispetto all’anno precedente. L’ex carrozzone di Stato, quindi, è diventato una macchina che macina utili, tanto che il cda, presieduto da Franco Bassanini, ha deciso di distribuire dividendi per 300 milioni di euro: 210 milioni vanno all’azionista di controllo, il ministero dell’Economia e delle Finanze (70%), 90 milioni alle Fondazioni ex bancarie (30%). Lo scorso anno il dividendo fu di 189 milioni. Cdp, inoltre, proseguirà nel rafforzamento patrimoniale con oltre 1 miliardo, mentre una nota annuncia anche la costituzione di una riserva di stabilizzazione, per ulteriori 300 milioni, destinata agli investimenti in equity.
Si tratta dell’ultimo bilancio firmato dall’ad, Massimo Varazzani, il cui mandato scade alla fine del mese. A Giovanni Gorno Tempini, suo successore già nominato dal ministro Giulio Tremonti, lascia un’importante eredità. Non tanto in termini di utile, pur ragguardevole, ma soprattutto come strumento operativo a sostegno - finalmente - dell’economia del Paese. Va rimarcato, infatti, come Cdp abbia modificato più volte lo statuto con l’obiettivo di finanziare, o garantire, opere pubbliche, infrastrutture, liquidità per Pmi ed export in genere. E proprio nell’ambito della convenzione con Sace, il cda della Cassa ha dato il via libera a 800 milioni che serviranno da supporto all’export in difficoltà. Che riguarda - spiega una nota - l’attività di «export-banca», un sistema che consente di finanziare «a costi competitivi, operazioni di internazionalizzazione ed esportazione effettuate da imprese italiane, o loro controllate estere, nonché operazioni di rilievo strategico».
Funziona, quindi, la cura Tremonti. E il cda snocciola numeri confortanti: il bilancio 2009, infatti, evidenzia un’attività di finanziamento da 15 miliardi di euro, superando così gli obiettivi annuali del piano industriale 2009-2011, mentre altri 2,5 miliardi sono stati già deliberati - e quindi già messi in cantiere - per il 2010. In particolare sono stati concessi 6,1 miliardi di finanziamenti agli enti locali. Gli investimenti in partecipazioni e fondi hanno superato i 3 miliardi, mentre circa 3 miliardi sono stati destinati al finanziamento di infrastrutture e opere pubbliche.

A questi si aggiungono nuove operazioni finalizzate al sostegno dell’economia per oltre 2 miliardi, originate dai nuovi strumenti disponibili, oltre al contributo fornito dai fondi già attivi.
Il patrimonio netto di Cdp, infine, cresce a 12,17 miliardi (+25,3%).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica