Cechov si fa in tre grazie a due giovani attori genovesi

Continuano gli appuntamenti serali a Valle Christi per la IX edizione del Festival che ha fatto conoscere agli amanti del teatro la suggestiva abbazia che ne fa da scenografia fissa. Martedì 2 agosto è la volta di «Cechov in tre atti» una piece teatrale tratta liberamente da «I danni del tabacco», «L'orso» e «La domanda di matrimonio» di Anton Pavlovic Cechov. A presentare lo spettacolo è Tam Tam Teatro, compagnia nata nel gennaio 2009 a Genova i cui fondatori sono Fabrizio Matteini e Viviana Mattei, due attori ormai noti, diplomati alla Scuola dello Stabile di Genova. Matteini, regista dello spettacolo dice: «L'incontro con Cechov è per un teatrante temuto e desiderato al tempo stesso: non solo per il suo valore oggettivo ma anche perché ogni volta ci si deve confrontare con chi ne ha scritto, studiato e con chi l'ha portato in scena prima di noi. Come per tutti i più grandi maestri del teatro però, anche Cechov, bontà sua, non è riducibile ad un'unica visione artistica e fortunatamente ci ha lasciato un'eredità preziosa aperta a tutti. Dopo essermi misurato più volte come attore nelle sue commedie, ho sentito forte il desiderio di mettere in scena come regista, alcuni dei suoi celebri atti unici, soprattutto quest'anno, nel 2010, che ricorre il 150° anniversario della nascita dell'autore». Continua il regista: «Tutto è nato vedendo Andrea Pierdicca recitare nello spettacolo “Il fiume rubato” di A. Hellmann: era come se Smirnov (protagonista de l'Orso) si fosse materializzato davanti a me! Grazie al confronto continuo con Viviana Mattei, dopo una gestazione piena di stimoli, Viviana ed io abbiamo deciso di intraprendere questo nuovo viaggio insieme ad Andrea Pierdicca».
Nella scelta antologica dei tre titoli (I danni del tabacco, L'Orso, La domanda di matrimonio) non c'è alcun intento di riscrivere Cechov o di trovare un filo conduttore tematico, ma solo di divertirsi attraverso il gioco teatrale della relazione in scena. Ma accade però, che, come per un curioso esperimento da laboratorio, anche solo accostando tre brevi testi, senza un preciso ordine drammaturgico, riconosciamo immediatamente alcuni dei topoi cechoviani: l'amore, il rapporto uomo-donna, le frustrazioni dell'uomo piccolo borghese, ma tutto raccontato attraverso la macchina teatrale del tragico-grottesco, del vaudevilles e infine della farsa, dove i personaggi sembrano quasi maschere umane, incastrate e obbligate a ripetere le stesse dinamiche, imprigionate nel meccanismo frenetico della vita, osservata dallo sguardo ironico e mai crudele di Cechov.

Gli interpreti sono Viviana Mattei, Andrea Perdicca e Michele di Siena, le scene e i costumi sono di Erika Sambiase, le musiche di Luca Fiorato.
Date le bizze del tempo in questi giorni, si tranquillizza il pubblico che in caso di pioggia lo spettacolo si terrà presso il Teatro Auditorium delle Clarisse a Rapallo sempre alle 21,30.

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