«Dopo aver chiuso il 2006 con una crescita record del 45% del nostro portafoglio contratti, per un valore di oltre 350 milioni di euro, già sul finire dello scorso anno avevamo avuto il sentore che il 2007 non sarebbe stato affatto semplice». Maurizio Ceci, general manager di Alphabet Italia, analizza i risultati del primo quadrimestre di questanno e non può fare a meno di rilevare come i provvedimenti in materia di trattamento fiscale delle auto aziendali abbiano costretto al rallentamento un settore che, fino a qualche tempo fa, viaggiava con il vento in poppa. Nonostante il trend complessivo del comparto, però, per la società di noleggio a lungo termine del gruppo Bmw il barometro dei numeri volge ancora al bello.
«I nostri risultati rimangono soddisfacenti - spiega Ceci -: Le nuove immatricolazioni aumentano dell1% sullo stesso periodo del 2006 e il portafoglio contratti cresce di poco più dello 0,5% rispetto alla chiusura dellanno precedente. Il vero problema sono i margini, che si stanno erodendo a causa dellaumento del costo del denaro e della guerra dei prezzi, innescata da alcuni operatori di settore». Dopo un inizio danno oggettivamente complicato, insomma, in casa Alphabet si guarda al futuro con ottimismo, visto che i clienti sembrano aver superato la fase di attesa seguita allemanazione della Finanziaria e tornano a rivolgersi con decisione al noleggio. Uninversione di tendenza che, secondo Ceci, nasce dalla combinazione di due fattori. «Da un lato, arrivano deboli segnali di sostegno da parte del governo, che ci ha fatto intendere la possibilità di rimediare ai danni causati dallinasprimento del trattamento fiscale delle vetture aziendali, anche se non è ancora chiaro quando e come ciò avverrà; dallaltro, quello che ci conforta maggiormente è il fatto che le aziende hanno ormai maturato una convinzione importante: i servizi offerti dal noleggio restano la soluzione ottimale nella ricerca di efficienze di costo. Ecco perché, nonostante tutto, indietro non si torna». La ripresa del mercato, comunque, porta con sé qualche novità: le imprese hanno sì ricominciato a sottoscrivere contratti di noleggio a lungo termine, ma puntano a ottenere maggiori risparmi sui canoni, al fine di poter compensare linasprimento fiscale. Quindi le più gettonate non sono più le vetture premium, ma quelle generaliste, di categoria e prezzo inferiore. È quello che gli addetti ai lavori chiamano «downgrading», che ha però il difetto di impattare negativamente sul livello di soddisfazione del dipendente-utilizzatore. Per aiutare i propri clienti, soprattutto i più grandi, a uscire dallimpasse, Alphabet fornisce un approccio consulenziale, partendo da unanalisi condivisa per trovare la combinazione ottimale di prodotto, servizi ed eventuali extra benefit, che minimizzi il costo per lazienda. «La soluzione al problema non è sempre e solo una drastica riduzione del canone con il downgrading - sottolinea Ceci-, poiché nel medio termine limpresa dovrà fare i conti con i costi occulti di una simile scelta, primo fra tutti un peggioramento dellimmagine complessiva della società».
Per affrontare al meglio il secondo semestre del 2007, Alphabet conta molto sugli investimenti in maggiore qualità e ampliamento della gamma dei servizi. Nella convinzione che, in un contesto competitivo come quello attuale, non sempre a una significativa riduzione dei prezzi corrisponde uno standard qualitativo sostenibile nel medio/lungo periodo.
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