da Cefalù (Palermo)
Il fine giustifica i mezzi. Sarebbero disposti anche a rivolgersi ad un mafioso pur di ottenere un lavoro, i diciottenni siciliani che secondo unindagine svolta dagli studenti dellistituto tecnico «Jacopo del Duca» di Cefalù, in provincia di Palermo, non avrebbero esitazione nel chiedere a Cosa nostra un posto di lavoro.
La fotografia che mette purtroppo ancora un volta in chiaroscuro la Sicilia è stata rilevata sui giovani che sono andati per la prima volta al voto nei paesi delle basse Madonie: al questionario hanno risposto 328 neodiciottenni e i risultati sono finiti sullultimo numero del giornale distituto. E così emerge che due diciottenni su dieci pur di ottenere un lavoro si rivolgerebbero ad un mafioso; il 16%, invece, di fronte ad uningiustizia chiederebbe aiuto a Cosa nostra per risolvere senza «traumi» la questione. Alla domanda circostanziata: «Stai per terminare gli studi e presto vorrai inserirti nel mondo del lavoro. Cosa faresti pur di ottenere un buon posto?» il 19% ha risposto che si rivolgerebbe persino ad un mafioso, il 21% si farebbe raccomandare e solo il 45% cercherebbe di farsi assumere dimostrando quello che vale senza alcuna raccomandazione. Un po pochino se la valutazione è sinonimo della stima personale che ogni diciottenne ha di sé. Il restante 15%, invece, darebbe il voto a chi lo chiede indipendentemente dalla propria ideologia politica. Come dire: nel campo della politica uno vale laltro, in maniera assolutamente bipartisan. Il 16% degli interpellati non esiterebbe a chiedere aiuto alla mafia per avere ragione di una ingiustizia subita in famiglia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.