Celebrare l’antisemita Céline? No, grazie

L’Associazione dei figli degli ebrei deportati dalla Francia (Ffdjf), presieduta dall’avvocato Serge Klarsfeld, uno dei più celebri «cacciatori di nazisti», si è detta indignata che gli Archivi di Francia abbiano deciso di celebrare il 50° anniversario della morte dello scrittore Louis-Ferdinand Céline, celebre autore di Viaggio al termine della notte ma anche di pamphlet antisemiti. Céline figura infatti nella raccolta delle Celebrazioni nazionali del 2011 pubblicate dal ministero della Cultura (figura tra il poeta Maurice Maeterlinck, vincitore del premio Nobel della letteratura nel 1911, e lo scrittore Blaise Cendrars, morto nel 1961, passando per il bicentenario della nascita dello scrittore Théophile Gautier).
L’associazione ha chiesto «il ritiro immediato di questa raccolta e la soppressione delle pagine dedicate a Celine nella prossima riedizione». «A chi non è d’accordo con questa esigenza - continua il comunicato del Ffdjf - rispondiamo che bisogna attendere secoli affinché si celebrino al contempo le vittime e i boia». Secondo l’Associazione «la Repubblica deve conservare i suoi valori: il ministro Frédéric Mitterrand deve rinunciare a gettare i fiori sulla memoria di Céline. François Mitterrand fu obbligato a non deporre fiori sulla tomba del maresciallo Pétain».
A favore delle celebrazioni in onore di Céline si è schierato invece l’editore Philippe Regniez, che come direttore delle Editions de la Reconquête, ha recentemente ristampato i pamphlet del controverso scrittore.

«Céline è senza contestazioni uno dei più importanti autori francesi del XX secolo», ha sottolineato Regniez. Intervistato da Europe 1, il sindaco di Parigi Bertrand Delanoë ha dichiarato di sostenere la posizione di Serge Klarsfeld : «Céline è un eccellente scrittore ma un perfetto bastardo».

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