da Milano
E dopo gli architetti Adriano Celentano punta il dito contro i medici. Forse «il molleggiato» sè pentito dessersi autodefinito «il re degli ignoranti». Forse gli piacerebbe ricevere una laurea ad honorem, e per meriti artistici (soprattutto per aver portato la bandiera del rocknroll italiano) si potrebbe farci anche un pensierino... Così sarebbe contento e la smetterebbe di menare fendenti contro gli ordini professionali come ha fatto anche ieri. Si potrebbe liquidare lintervento in diretta telefonica a Domenica in di Celentano come una boutade se il problema posto non fosse terribilmente serio.
Cronaca: a Domenica in, nello spazio «Larena» di Massimo Giletti, si parla di sanità e tra gli ospiti in studio cè Silvia Ardemagni, una delle donne violentate sotto anestesia da un dottore che, nonostante una condanna, è ancora iscritto allOrdine dei medici. Si discute vivacemente, e a difendere loperato di medici e infermieri cè Donato Antonellis, delegato dellOrdine. A questo punto, a sorpresa, la telefonata di Adriano, che con la sua inconfondibile voce bassa e vischiosa è partito allattacco, con la sanguigna passione che lo contraddistingue, contro lOrdine «che non sta dalla parte di cinque donne violentate da un anestesista ma anzi sembra dare qualche giustificazione». Poi laffondo: «Silvia Ardemagni ha tutta la mia solidarietà per quello che ha dovuto subire. Rimango però disgustato quando un medico, anziché prendere una decisione determinante su un caso di questo genere, continua a sostenere che la sanità va bene. Non è vero, ci sono posti in cui la sanità va male. Comunque mi sarei aspettato che Antonellis si sarebbe messo dalla parte delle ragazze offese; sarebbe stato un bel gesto». Antonellis ha preso al volo la palla lanciata da Celentano - applauditissimo dal pubblico in studio - e, anziché alimentare la polemica, ha ribattuto: «Lo posso fare adesso e mi impegno l8 aprile, al prossimo consiglio dellordine, a porre il problema perché la questione della cancellazione del nome del medico sia risolto».
Evidentemente per Celentano la figura del medico è sacra. Dopo questo sacrosanto sfogo, il cantante riserva anche una cartuccia, arguta e velenosa, anche contro Lina Carcuro (e soprattutto contro il Grande Fratello), la dottoressa napoletana che - tra grandi polemiche mediatiche - sè concessa una notte di sesso col «cumenda» milanese Roberto. Sul caso lAdriano nazionale ha un punto di vista originale: «Facendo lamore nella casa ha leso limmagine dei medici? - ha detto al telefono -. Caso mai bisognerebbe radiarla per aver partecipato a Grande Fratello». Tra le righe un attacco alla tv trash e la domanda: vogliamo mettere a confronto uno stupro e una notte goliardico-erotica?
E così, con una battuta, si rinfocola un caso pruriginoso, da gossip più che da codice penale, che però la settimana scorsa ha sollevato un sacco di grane. Il Grande Fratello è il Paese dei Bengodi per scandali, veri o presunti, così sè discusso se la medichessa libertina avesse offeso il decoro della professione, se meritasse di portare ancora il camice o no, visto che il codice deontologico impone «comportamento decoroso anche fuori dallesercizio dellattività medica». Anche se Mediaset ha oscurato le telecamere, i più accaniti fan del reality hanno potuto assistere a buona parte della performance. Ora Celentano riapre il caso - dopo le bordate sparate, sia in tv sia nellultimo album Dormi amore la situazione non è buona, contro gli «architetti kamikaze» e gli amministratori comunali definiti «porci» e complici del degrado ambientale ed ecologico.
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