Cenerentola e le altre: ragazze dei nostri tempi

Cenerentola e le altre: ragazze dei nostri tempi

Jasper Fforde ne rimarrebbe incantato: proprio lui che ha eletto il mondo della narrativa a sua residenza permanente, rimarrebbe probabilmente sorpreso nello scoprire che alcuni dei personaggi più famosi sono a piede libero nella vita reale. Una volta stabilitisi nella nostra grigia quotidianità, che farebbero la Bella Addormentata, Alice nel Paese delle Meraviglie o la Sirenetta? Cosa spingerebbe Cenerentola ad aprire una propria impresa di pulizie? E Pinocchio a buttarsi in politica? Quanti e quali personaggi della letteratura per bambini – e non solo – sono mescolati a noi senza che ce ne accorgiamo? E soprattutto, perché sono qui?
«Chanel non fa scarpette di cristallo» è una favola moderna, romantica e divertente: l’editore Alberto Castelvecchi ha scommesso su un libro che attraversa il confine tra realtà e fantasia con eleganza e ironia, e affronta l’annosa questione dell’amore romantico sovvertendone tutte le regole.
Per una volta le protagoniste scappano a gambe levate dal lieto fine, prendono tempo e mettendo alla prova il malcapitato principe azzurro: d'altronde anche il mondo reale ha i suoi lati positivi, soprattutto se si è bellissime e immortali. Moda, cocktail party, lavoro, shopping e gli amici, quelli veri che non ti abbandonano mai: perché rinunciarvi e dimenticare il proprio fantastico passato di creatura fiabesca? Come poter rinunciare al prezioso aiuto di Stregatto o alla terribile ironia di Behemoth quando le situazioni si fanno davvero complicate? Come poter desiderare una banale umanità quando in caso di necessità puoi affidarti al sapiente giudizio della Nonna di Capuccetto Rosso?
A rendere più difficili le cose c’è il patto che gli autori di fiabe hanno stipulato con uno degli esseri più affascinanti e diabolici della letteratura russa: lo straniero Woland, il terribile Satana partorito dalla penna dei coniugi Bulgakov, si serve infatti dell’aiuto del Gatto con gli Stivali per convincere gli autori a rendere vivi e immortali i personaggi di storie e racconti, condannando questi ultimi a fare i conti con un mondo ancor più assurdo di quello dal quale provengono.
«Sia recisa la lingua infame al mentitore che ha negato l'esistenza di un amore autentico, fedele ed eterno sulla terra!»: parafrasando lo stesso Bulgakov, le protagoniste che Barbara Fiorio ha temporaneamente intrappolato nel suo romanzo hanno solo un modo per spezzare il patto, ovvero quello di conquistare il vero amore e il lieto fine.
La scelta è solo una, quella tra reale e fantastico, tra libertà e amore romantico.


Con incessante umorismo la Florio prende bonariamente in giro le fragilità che le donne, anche le più indipendenti e forti, dimostrano nella vita quotidiana, sul lavoro e in amore, e rende un autentico omaggio, fatto di piccole citazioni e geniali riferimenti, ai grandi scrittori che hanno influenzato il genere narrativo nei secoli.
Il libro è semplicemente bello: ben scritto, accurato e brillante. Piacevole e scorrevole, da tenere in borsa per rituffarsi in una delle fiabe più graziose che il ventunesimo secolo abbia partorito.

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