Centinaia di migliaia protestano in piazza

L’hanno chiamato «Venerdì di rabbia per Gaza» e alla seconda giornata di protesta convocata dagli Ulema islamici contro la massiccia offensiva israeliana in Palestina hanno risposto da tutto il mondo. Da Bagdad a Sarajevo, da Algeri a Giacarta, da Atene a Caracas, centinaia di migliaia di musulmani sono scesi in piazza. Al termine della preghiera del venerdì, imponenti manifestazioni hanno invaso le strade di tutto il mondo arabo. Ad Algeri, nei quartieri popolari della capitale, un tempo roccaforte dell’ormai disciolto Fis, Fronte islamico per la salvezza, ci sono stati violenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Un giornalista è rimasto gravemente ferito.

Dure proteste anche ad Amman, dove i manifestanti hanno messo dietro al banco degli imputati anche i Paesi della Lega Araba, accusati di non far nulla. Imponenti sono state le manifestazioni in Egitto. Nonostante le restrizioni imposte dal governo, cinquantamila persone sono scese in piazza ad Alessandria per protestare anche contro il presidente Hosni Mubarak.

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