Il macchinista di 27 anni che la notte scorsa era sul locomotore deragliato e finito poi nel giardino di un condominio di viale Monza è stato iscritto nel registro degli indagati. Il pubblico ministero Galileo Proietto, disponendo anche gli esami tossicologici, contesta all’uomo, rimasto lievemente ferito nell’incidente, l’ipotesi di disastro ferrovario colposo. Il macchinista era l’unico presente sul treno quella sera, come sostiene una breve informativa consegnata dalla Polfer alla Procura, che in attesa di ulteriori accertamenti avvalora l’ipotesi dell’errore umano come causa del deragliamento. Ancora però deve trovare conferme il sospetto che l’uomo non si sia fermato a un segnale di stop. Il magistrato che si occupa dell’inchiesta a breve assegnerà una consulenza tecnica sulla dinamica dell’accaduto.
Ma c’è anche un’altra ipotesi: si tratta di un guasto alla motrice. Il macchinista ha dichiarato due giorni fa di essere sceso dal treno per sbloccare la motrice che non riusciva a partire: prima avrebbe bloccato i convogli per poi lanciarli a tutta velocità per via di un guasto.
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