Centrale nucleare minacciata da una bomba

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da Washington

Appena lo hanno visto avvicinarsi hanno capito subito che qualcosa non quadrava, nonostante, in fondo, fosse solo un dipendente dell’azienda, una faccia nota, uno di cui ci si poteva fidare. Invece no. Per diverse ore la più grande centrale nucleare americana è entrata in stato d’allarme in Arizona quando le guardie di sicurezza hanno bloccato all’ingresso un dipendente dell’impianto che stava tentando di superare i cancelli d’ingresso con un piccolo ordigno esplosivo dentro il veicolo che stava guidando. Ancora non è chiaro cosa volesse fare e perché: se il gesto isolato di un pazzo o un attentato in piena regola per conto non si sa di chi. Di certo le conseguenze del gesto avrebbero potuto essere drammatiche.
L’uomo è stato subito arrestato e i responsabili della centrale di Palo Alto, che ha tre reattori nucleari, hanno fatto scattare il primo livello di allarme, che resta comunque il più basso dei quattro possibili, ordinando la chiusura dei cancelli d’ingresso e impedendo a qualsiasi persone di entrare o uscire dall’impianto.
L’incidente è stato notificato anche alle autorità locali che hanno chiuso immediatamente alcune scuole dell’area.
L’allarme è scattato quando le guardie all’ingresso della centrale, situato a circa 400 metri dal parcheggio dell’impianto, hanno notato un atteggiamento sospetto nel guidatore di un camion che stava entrando. Una ispezione all’interno del veicolo ha portato alla scoperta di una piccola «pipe bomb», un ordigno artigianale a tubo contenente sostanze di natura ancora imprecisata ma giudicate potenzialmente pericolose.
L’uomo, assunto temporaneamente per lavori di manutenzione ad uno dei reattori nucleari, è stato subito arrestato. La sua tessera gli dava accesso ad alcune delle aree più delicate della centrale di Paolo Verde, che fornisce energia elettrica ad oltre quattro milioni di persone.
Un portavoce della centrale ha sottolineato che l’impianto, nonostante l’allarme e lo sconcerto, non ha mai interrotto la sua attività e che «non vi è mai stata una situazione di pericolo» per il pubblico che vive nell’area o per i dipendenti di Palo Verde. E il vice presidente della Aps Randy Edington ha aggiunto: «Il nostro personale ha agito in modo appropriato e con la dovuta cautela, dimostrando che le nostre procedure di sicurezza funzionano come previsto».
Le prime analisi dell’ordigno trovato nel veicolo del dipendente hanno rilevato all’interno del tubo sostanze di natura misteriosa. È stata chiamata sul posto la squadra anti-esplosivi della Contea di Maricopa, che ha confermato la natura sospetta del potenziale ordigno. La centrale nucleare ha oltre tremila dipendenti.

È la più grande e la più potente degli Stati Uniti. Con una produzione di elettricità pari a 3.900 megawatt, i tre reattori della centrale di Palo Verde forniscono energia a 2 milioni di abitazioni in Arizona, California, New Mexico e Texas.

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