(...) «costi quel che costi», la Centrale ha dotato le strutture sanitarie liguri di strumentazioni con tecnologia del 2003 o del 2004: il risparmio sullacquisto in questo caso cè stato ma a discapito della qualità. Bando al quale la stessa centrale dovette mettere una pezza con lacquisto di unaltra partita di strumentazioni per il cuore viste le lamentele dei medici.
Contraddette anche tutte le stime sui risparmi annui che la giunta regionale aveva ipotizzato nel comparto sanità attivando la nuova agenzia: 6,9 milioni per il 2007, 11 milioni per il 2008, 12 milioni per il 2009 per un totale, nel primo biennio di operatività, di 30 milioni. Tutto denaro che sarebbe stato risparmiato da concorsi di gara unici per lacquisto di farmaci, materiale medico, strumentazioni a servizio di ospedali e strutture sanitarie di vario tipo.
Nella realtà i risparmi sono pari a zero (come ha sempre contestato anche il capogruppo Pdl Matteo Rosso), sia per il 2008 che per il 2009, senza poter nemmeno considerare il 2007 visto che la delibera di costituzione della Centrale Regionale dacquisto risale al 4 luglio 2008, mentre latto del notaio è riferito al 6 agosto dello stesso anno. A fronte di risparmi per il sistema sanitario prossimi allo zero, si registrano costi fissi elevati stimabili anche per il 2010 intorno ad una cifra compresa tra il milione e mezzo di euro e il milione e ottocentomila euro dovuti in modo predominante alla retribuzione del personale costituito da un direttore generale, tre dirigenti ed un impiegato.
Un fallimento tale che in Regione si comincerebbero già ad avvallare ipotesi di chiusura di una struttura che ha portato molti costi a fronte di zero benefici per il sistema sanitario. Un altro milione e ottocentomila euro che i contribuenti liguri potrebbero risparmiare, altre monete che vanno a riempire il nostro maialino.
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