Roma

Centri commerciali e «outlet» battono le strade dello shopping

LUCI E OMBRE Nelle altre province del Lazio mattina deludente e pomeriggio di riscatto

(...) e di presenze del 35per cento. «Si tratta - osserva il presidente Carlo Rienzi - di un dato particolarmente negativo, se si considera che il primo giorno di saldi è quello che fa registrare il tutto esaurito nei negozi, determinato anche dal maltempo che imperversa sulla capitale. Molto meglio invece i centri commerciali e gli outlet, dove la presenza di cittadini in cerca di occasioni è stata in linea con i numeri registrati lo scorso anno. Sulla lunga distanza le nostre previsioni restano comunque pessimistiche: saranno saldi flop, con una contrazione media dei consumi del 30 per cento».
Nel centro commerciale... Come detto sono stati centri commerciali, anche a causa della pioggia, i luoghi più presi d’assalto. In particolare gli outlet di Castel Romano e Valmontone e i «mall» di Parco Leonardo, Porta di Roma e Roma Est, In quest’ultimo, che ha sede a a Lunghezza, una fila ininterrotta di auto fino ha bloccato l’uscita dell’A24, e le principali strade vicine come la Prenestina e la Collatina. Alle 14 lo sterminato parcheggio lampeggiava di luci rosse a indicare «completo» e le auto si aggiravano per i sotterranei dando la caccia a qualcuno che uscisse lasciando libero un posto. In tanti i giovani e giovanissimi che, complice la chiusura delle scuole per le vacanze natalizie, si sono riverati nei negozi della moda a basso prezzo. Per qualcuno però il centro commerciale ha una funzione del tutto diversa. «Gli acquisti li faccio in centro. Questo per noi ragazzi del quartiere è un luogo di ritrovo - ha detto Matteo, 17 anni, studente -. Ci veniamo dopo scuola perché qui intorno non ci sono molti altri posti in cui stare. Oggi vedere il centro commerciale così pieno di gente lo rende più divertente». In molti ieri passeggiavano per il «mall» di Roma Est spingendo i carrelli della spesa che però in alcuni casi erano vuoti o semivuoti. «Mi sento preso in giro - dice un uomo - si è deciso di anticipare i saldi con la scusa di voler aiutare le famigliequando in realtà era l’unica opportunità per far guadagnare i commercianti. Se li avessero messi il 10 nessuno avrebbe avuto un euro da spendere. Per questo motivo oggi sono qui solo per fare la spesa».
...in centro... Malgrado il monitoraggio poco scientifico del Codacons, ieri all’apertura dei negozi in centro, avvenuta tra le 9 e le 10, c’erano lunghe file nei negozi delle griffe pià amate, come Zara, Guess e Luisa Spagnoli. Anche davanti a Fendi in largo Goldoni, tra via del Corso e via Condotti, già dalle 9, un’ora prima dell’apertura, molte persone attendevano sotto la pioggia. Lo stesso fuori da Burberry, Prada e Gucci in via Condotti. Tanta curiosità, ma non file ai negozi all’interno della Galleria Alberto Sordi e alla Rinascente, a piazza Colonna. La coda più visibile, in mattinata, in via del Corso era quella davanti alla mostra «Da Rembrandt a Vermeer» sulla pittura fiamminga e olandese del ’600. «Fortunatamente l’assalto ai negozi non c’è stato - hanno detto alcuni negozianti - ma contiamo che ci sia un’affluenza maggiore nel pomeriggio e nei prossimi giorni, specie fino all’Epifania».
...e nel resto del Lazio. Ieri era il primo giorno di saldi anche nelle altre province del Lazio. Vediamo come è andata. A Viterbo la partenza è stata al rallentatore. In mattinata semideserte le strade dello shopping sia nel capoluogo che nei principali centri della Tuscia (Civita Castellana, Montefiascone, Tarquinia, Vetralla). Meglio è andata nel pomeriggio, quando le strade si sono affollate, con lunghe code fuori dai negozi più amatinche in coda fuori dai negozi. Secondo alcuni commercianti, la gente gira molto ma acquista poco. Secondo altri, invece, le vendite sono state buone. A Rieti buoni affari solo a partire dal pomeriggio, colpa anche del freddo mattutino. «Ormai la gente non si strappa più i capelli per i saldi- spiega Leonardo Tosti, titolare di un negozio di abbigliamento del centro storico del capoluogo sabino e responsabile del settore Tessile di Ascom-Confcommercio provinciale - e il fatto che questa stagione sia iniziata in pratica ancora in piene festività natalizie fa sì che non vi sia uno sbalzo tra le vendite registrate pochi giorni fa e quelle della stagione dei saldi. Di fatto chi doveva spendere lo ha appena fatto e quindi le disponibilità economiche non sono elevatissime».

Folla di acquirenti per tutto il giorno, invece, nei negozi e nei centri commerciali di Latina, attratti dagli sconti che vanno dal 20 per cento al 50.

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