«Centro storico ostaggio della sinistra»

Rita Smordoni

«Il centro storico dopo trent’anni è stufo di essere il laboratorio progettuale della sinistra nella capitale». Lo ha affermato ieri Gianni Alemanno, nell’incontro con le associazioni di strada al ristorante Rhome a piazza Augusto Imperatore. Così com’è, il centro è congelato, finisce con il favorire solo gli ambulanti abusivi. «Occorre invece una Ztl morbida, flessibile con le stagioni, - spiega il candidato sindaco di Roma della CdL -. Bisogna porre un freno alle licenze, tutelare di più coloro che già operano e qualificano le strade. L’arredo urbano dev’essere oggetto di concorsi con artisti qualificati». «Il Comune non effettua più la manutenzione delle strade in centro - ribadisce Alemanno - perché è in attesa di appaltare un megacontratto ad un’unica società. Noi cancelleremo l’appalto e suddivideremo i contratti fra i Municipi, che devono diventare comuni metropolitani con bilancio autonomo».
Ad incontrare i residenti assieme ad Alemanno, c’è anche la candidata alla presidenza del I Municipio per il centrodestra, Gloria Porcella: «Vivo e lavoro in centro con la mia famiglia, a differenza del presidente uscente - spiega -. Il commercio abusivo è il maggior problema. Occorre riordinare le postazioni di ambulanti a piazza di Spagna, bloccare ogni ulteriore licenza. I furgoni-bar non devono più essere fissi. Noi proponiamo il progetto “Adotta una strada”: affidare ai commercianti la pulizia e il decoro urbano di ciascuna via, con l’aiuto di sponsor privati. Un patto fra pubblico e privato».
Tutte d’accordo, in ogni caso, le associazioni di strada: del degrado in centro non se ne può più. «Nella nostra zona - racconta Filippo Anfosso, Associazione Amici di piazza di Pietra - imperversano i suonatori ambulanti. Dodici-tredici ore al giorno. È un inferno. Ad Alemanno chiediamo, se sarà sindaco, di tutelare la nostra piazza. È un’isola pedonale, ma gremita di auto tutto il giorno. I camion della spazzatura ci stazionano quattro ore in attesa della raccolta dalle altre vie». Dura la vita anche in via Margutta: «Dovrebbe essere pedonale, invece è diventata una pista di scorrimento veloce per auto e motorini - lamenta Giuseppe Petocchi -. La vigilanza è insufficiente».


Da una via all’altra, ecco piazza di Spagna: «Siamo assediati, qui ed a Trinità dei Monti, da ambulanti abusivi, vu’ cumprà, scippatori - spiega Antonio Porcella, prossimo presidente dell’associazione di strada -. La piazza è una casbah. Siamo favorevoli all’isola pedonale, ma non com’è ora, invasa dalle auto blu».

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