Centrodestra favorito con l’affluenza all’84%

Uno studio rivela che l’esito elettorale dipende dalla partecipazione

da Milano

L’affluenza alle urne potrebbe essere determinante ai fini della vittoria alle elezioni politiche di uno o dell’altro schieramento.
Secondo gli esperti, una bassa affluenza potrebbe favorire il centrosinistra, che conta su elettori più disciplinati e tradizionalmente propensi a votare, indipendentemente dal tipo di consultazione (europea, regionale, politica o amministrativa).
L’elettore moderato, invece, è storicamente meno sensibile ad alcune consultazioni (amministrative o referendarie) ed è tradizionalmente un elettore indeciso, o che decide se e come votare all’ultimo minuto.
Il centrodestra non ha mai fatto mistero di puntare su questa fascia di indecisi, tant’è che anche uno studio condotto da una società di rilevazione statistica sostiene che con un’affluenza alle urne superiore all’84% dei voti, le possibilità di vittoria per la Casa delle libertà sono molto alte.
Un’alta affluenza alle urne è anche agevolata dalla possibilità di votare in due giornate: oggi dalle 8 alle 22 e domani dalle 7 alle 15.


Sul sito di Unibet le scommesse sono state aperte anche sull’affluenza alle urne: secondo i quotisti esteri è difficile che si superi l'84,5% (quota 5,50), mentre una percentuale di votanti compresa tra l'81,5% e l'84,5% è considerata più probabile e veniva quotata a 2 (precedentemente la proposta era di 1,95).
Alle elezioni politiche del 1996 (vinte dall’Ulivo) partecipò l’82,9 per cento degli aventi diritto, mentre nel 2001 la percentuale scese all’81,2.

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