Salvatore Niffoi (nella foto) è nato nel 1950 a Orani, in provincia di Nuoro, in Sardegna, e qui vive, insegnando, scrivendo e coltivando la passione per la ceramica (anche se molti lo confondono con il cugino, professionista della ceramica, omonimo di nome e cognome). Affetto da uninnata (e quanto mai salutare, aggiungiamo noi) ritrosia ad apparire, preferisce tenere i piedi per terra dopo che alla Fiera del Libro di Torino di questanno è scoppiato il suo caso. Il caso di un autore relegato per anni a una dignitosissima dimensione regionale - per gli evidenti limiti imposti dalle crudeli leggi di mercato che governano leditoria - e poi entrato improvvisamente nel catalogo di una casa editrice testa di serie nazionale. In una recente intervista rilasciata al Giornale, Niffoi dichiarava: «Vivo umilmente questo momento, perché ho altro nella vita oltre alla scrittura, che è la mia dolce malattia. \ Non voglio inflazionarmi e dopo questa non so se rilascerò altre interviste. Conservo nel Dna un atavico senso del pudore e del ridicolo e preferisco continuare a parlare poco e scrivere tanto». Alcuni suoi romanzi, come Il viaggio degli inganni (1999) e Il postino di Piracherfa (2000) sono apparsi presso la casa editrice nuorese Il Maestrale. La leggenda di Redenta Tiria (pagg. 164, euro 14) è il suo primo romanzo pubblicato da Adelphi ed è uno dei rari casi di autori italiani pubblicati da «casa Calasso». In questultimo libro si avverte leco dellAntologia di Spoon River di Edgar Lee Masters con un vero e proprio catalogo di suicidi, puntualmente registrati dallufficiale di stato civile. Ma ciò che contraddistingue di più lopera dellautore sardo è, indubbiamente, la scrittura: gli accostamenti ad altri casi noti di riusciti impasti tra lingua italiana e idioma locale (su tutti quello del siciliano Camilleri) sono appropriati ma solo se non prevalgono sul riconoscimento di una differenza specifica che, in Niffoi, va ben al di là della semplice appartenenza geografica, linguistica e umana alla sua Sardegna. Cè, in Niffoi, un tratto stilistico del tutto sui generis - che non è nel luogo o nellidioma ma nello scrittore - ciò che ne fa molto di più di un autore regionale.
Come di rilevanza sempre più extra-regionale è la sua iniziale e principale (quanto meno per numero di titoli) casa editrice isolana, Il Maestrale, interessante miniera di sorprese letterarie.
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