nostro inviato a Cernobbio
Stasera potrebbe arrivare anche Carlo Ancelotti. E il Workshop Ambrosetti, di Cernobbio, si arricchirebbe di un personaggio inedito: l'allenatore dei campioni d'Europa, che magari ha qualche consiglio da dare a manager, politici e banchieri riuniti qui, come ogni inizio settembre, per preparare la nuova stagione. Ma il mister del Milan sarà in forse fino all'ultimo, perché a Villa d'Este non ci sono megaschermi per seguire Italia-Francia.
Per il resto il convegno lariano dello studio Ambrosetti si presentava, già da ieri, in tutto il suo splendore. Tre uomini di Stato quali il premier egiziano, il vicepresidente sudafricano e il presidente di Israele, insieme con una altra dozzina tra ministri e commissari vari, ha generato per la prima volta il sorpasso: tra i presenti, il numero delle body guard ha superato quello dei «pr».
Marco Tronchetti Provera, forse per esorcizzarla, è tornato un anno dopo sulla terrazza galeotta che nel settembre scorso segnò l'inizio della fine della sua avventura in Telecom, dopo quel colloquio con Prodi da cui nacquero incomprensioni mai più sanate. Mentre oggi, nella stessa terrazza, passeggiano i nuovi azionisti del gruppo di tlc: dal presidente delle Generali Antoine Bernheim, all'ad di Intesa Sanpaolo Corrado Passera. Bernheim ha tra l'altro colto l'occasione per dire la sua ai giornalisti sulle accuse contenute nelle missive postume di Vincenzo Maranghi, che lo accusavano di volere le Generali nella mani francesi di Axa: «Io ho sempre detto che le Generali devono rimanere in mani italiane. Maranghi lo sapeva, se lo ha detto lo ha detto forse perché era stanco e malato». Anche nella sua versione femminile Villa d'Este ha riservato qualche sorpresa. Tanto per cominciare ha fatto il suo esordio Michela Vittoria Brambilla, in tailleur nero, la chioma rossa visibile già da lontano, che però a un certo punto non si è più fatta vedere. Maria Bartiromo, giovane giornalista anchorwoman di Cnbc, ha fatto capolino in serata: oggi parteciperà a un dibattito sui media con Gianni Riotta e Ferruccio De Bortoli. Ma a tenere la scena con stile e simpatia rare è stata Afef Jnifen, moglie di Tronchetti Provera, iscritta tra i delegati del workshop ma interessata solo ad assistere all'intervento di Shimon Peres e a partecipare al dibattito sul Medio-Oriente.
Per nulla intimorita dai numerosi giornalisti, Afef ha conversato a lungo parlando di sicurezza in termini di «rispetto della legalità», e svelando simpatia e stima per il linguaggio «moderno» e per il programma di Walter Veltroni. Per il resto, da figlia di un diplomatico, non è sbilanciata oltre.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.