Certe facezie sono ricche di stupefacenti verità

Sui leoni e i democristiani secundum jocum equitis... La barzelletta del Cavaliere ha in sé una triplice valenza: è vera, inquietante e incompleta allo stesso tempo. È vero che i Follini della Dc sono duri al cambiamento, ovvero immarcescibili, e con loro una esigua parte degli elettori della ex-Dc. E ciò è inquietante e paralizzante per chi propone, in Italia, un bipolarismo forte. Ma ciò che è altrettanto vero ma poco esplicitato nella facezia di Berlusconi, è la paradossale e miracolosa salvezza dei milioni di democristiani di fronte ai famelici leoni inviati nel circo della politica italiana da Nerone-Violante e compagnia brutta. Essi, la maggior parte dei democristiani, non si sono fatti sbranare. Con l’aiuto del cielo (sic), e con prontezza insospettata dagli intellettuali pronti, e festosi, ad assistere dagli spalti al loro massacro, hanno evitato le micidiali fauci dei sinistrorsi giustizialisti di casa nostra. E in che modo? Saltando a cavallo del... Cavaliere di Forza Italia. Questi milioni di ex democristiani - coraggiosi, lungimiranti e tutt’altro che immarcescibili - hanno salvato la pelle, e ancora una volta il Paese, cambiando cavallo ma non la meta del loro viaggio: la vetta della Libertà e della verità. E così hanno dato addio a quei cavalieri capaci solo di restare su carri gonfi di ruggine o addirittura di salire su quelli dei nemici di un tempo (come ha fatto il prode Romano da Scandiano).

Quando si dice che le facezie sono ricche di sottostanti e stupefacenti verità.

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