Le certezze granitiche di Michel Houellebecq: «Pagare le ragazze è un immenso progresso»

Intervista della Paris Review (20 pagine in uscita prossimamente) a Michel Houellebecq. Lo scrittore, di cui è appena uscito il romanzo La carta e il territorio, accoglie la giornalista fumando copiosamente... da una sigaretta elettrica e reagisce alle domande con silenzi sepolcrali o risposte lapidarie. Perle di saggezza: «È strano che io sia considerato un ideologo. In realtà espongo i miei dubbi». Quali dubbi? «Ho cinquant’anni e non sono riuscito a farmi una opinione sul sesso: è una cosa buona o no?». Aggiunta surreale: «Ho anche dubbi sul valore dei soldi». Ma ci sono anche le convinzioni. A esempio, sulla prostituzione: «pagare le ragazze è una buona cosa, un immenso progresso». Bene e male: «Il bene e il male esistono, e la quantità di bene e di male che ciascuno di noi ha in sé è immutabile. I caratteri sono immutabili. Fino alla morte». Politica e storia: «Io non credo molto all’influenza della politica sulla storia.

Credo siano altri i fattori importanti: la tecnologia e la religione». Individualità: «Non credo proprio che la psicologia individuale abbia effetto sui movimenti sociali». Poi non capisce perché lo ritengono un ideologo.

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