Cgil I tormenti di Epifani? Gli iscritti che votano Lega

IL TRUCCO Tocca al titolare dichiarare quando ha portato i soldi all’estero. Ma nessuno può accertarlo

Certo, la Cgil sulla sicurezza non la pensa come il governo. Poi il segretario generale Guglielmo Epifani ribadisce che sulla regolarizzazione che copre solo colf e badanti non è d’accordo perché è un’idea «corporativa». Però, il leader del principale sindacato, un problema se lo pone. Forse sulla scia del successo avuto giovedì all’assemblea programmatica Cgil da Giulio Tremonti, chiudendo la stessa assise, riconosce che una parte dei suoi guarda da un’altra parte rispetto ai naturali riferimenti politici della confederazione. «Abbiamo anche noi un problema: come la mettiamo con quei lavoratori iscritti alla Cgil che votano per la Lega?». Il riferimento è ai sondaggi politici tra gli iscritti della Cgil che, in particolare nel nord, guardano sempre più al centrodestra.
Un altro segnale di attenzione verso il governo. Il segretario della Cgil si preoccupa di non fare passare questo messaggio e a chiusura della conferenza programmatica spiega che le lotte della Cgil contro l’esecutivo non si sono fermate. «In autunno - annuncia - la Cgil riprenderà la mobilitazione, magari unitariamente con gli altri sindacati». E se non sarà possibile? «Continueremo la nostra mobilitazione».

Come dire, la stagione degli accordi firmati da Cisl e Uil, ma senza la Cgil, non è finita. Preme il congresso della confederazione per la successione a Epifani, che il segretario uscente vuole il più possibile «unitario».

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