Caro Gigi Maifredi, ha per caso la bacchetta magica?
«Sono solo un complemento del Brescia vincente. Il merito è tutto di Iachini e dei giocatori. E vincere sul campo dellimbattuto Empoli non è stata unimpresa. Siamo forti, tutti i giocatori hanno fatto la A e possiamo battere chiunque. Aver domato lEmpoli è per noi titolo di merito».
Adesso, siete secondi dietro il Lecce e la serie A dipende solo da voi.
«Sì, per la prima volta abbiamo il destino nelle nostre mani con Ancona e Salernitana in casa e Modena e Padova in trasferta. Da gennaio inseguiamo ed è stato un impegno mentalmente stressante. Io sono arrivato a dicembre e la svolta è stato il gol in rovesciata di Flachi al Modena che ci ha liberato dalle paure».
Dal suo arrivo qualcosa è cambiato?
«Certamente, ma non ero io lanello mancante. La squadra aveva evidenti problemi fisici e Iachini, subentrato a inizio ottobre a Cavasin, ha sistemato le cose. Non fraintendiamo, è lui a guidare. Beppe sa quello che deve fare. Ci relazioniamo prima della partita, mai durante. Io sono un supervisore, un uomo di società, la longa manus del presidente Corioni».
È una rivincita sulla Juventus che laveva bistrattato?
«Ognuno è depositario delle proprie fortune ed io ero allora, ma anche adesso, convinto di essere il miglior allenatore in circolazione. Mi sono mancate solo lapplicazione e labnegazione. Le mie abitudini e convinzioni non collimavano con quelle della società e in tre mesi non potevo cambiare landazzo anche perché eravamo allanno zero per il club. Ho fatto bene allinizio poi certe situazioni hanno fatto saltare tutto. Però la Juve è tornata a vincere lo scudetto quattro anni dopo la mia partenza, un biennio col Trap e un altro con Lippi. Quanto alla polemica in tv con Ciro Ferrara, mi ha male interpretato perché io volevo tirargli la volata. La Juve con questa rosa di giocatori è una squadra da scudetto e, se non lha vinto, facciano tutti un esame di coscienza».
Si aspettava un Brescia così pimpante nel finale della stagione?
«La cura atletica di Iachini e gli arrivi di Budel e Seumel hanno dato gli effetti sperati. Poi abbiamo recuperato Taddei e scoperto Kozak».
Sorprese e delusione della stagione?
«Sassuolo e Cittadella su tutti, male invece la Reggina e dispiacere per il Mantova. Avevo offerto la mia collaborazione al presidente Lori, ma cerano grossi problemi economici. Meglio così, Corioni per me è un compagno di merenda».
Possanzini-Caracciolo è da serie A?
«Sì, ma devono acquisire autostima perché possono dare ancora di più».
E a proposito di Inter e Roma?
«Mi sono ricreduto su Ranieri che non mi era simpatico:ha dato tranquillità, gioco e tanto di cappello per la fantastica cavalcata. Quanto a Mourinho, non mi piace, è una questione di pelle. Con lorganico dellInter può vincere chiunque. Devo però ammettere che è un meraviglioso professionista mediatico».
E Balotelli?
«Con lui mi comporterei diversamente.
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