Champions da fenomeni: Cassano contro Ozil

Cassano e Pazzini contro Ozil, l’astro nascente del calcio tedesco. Questo il verdetto del sorteggio per l’ultimo turno dei preliminari di Champions, uscito dalle urne di Nyon. La Sampdoria, per poter disputare la successiva fase a gironi, dovrà sbarazzarsi del Werder Brema in quello che è già uno spareggio tra Italia e Germania per conservare o guadagnare la quarta squadra in vista del ranking per le coppe 2012/13. Un tormentone che nella finale di Madrid aveva dato ragione all’Inter, vittorioso sul Bayern e che aveva permesso ai doriani di poter disputare i preliminari. Non essendo testa di serie, per la Samp c’era il pericolo Tottenham, Zenit, Siviglia e la Dinamo Kiev di Shevchenko, ma anche il Werder, allenato da Thomas Schaaf, è da prendere con le pinze, visto che dispone di un ottimo mix di gioventù ed esperienza con i nazionali Marin, Mertesacker e Kroos, gli esperti Borowski, Frings, Wiese, Pizarro e il giovanissimo ex interista Arnautovic.
«L’impressione del sorteggio è positiva, possiamo farcela», il commento dell’allenatore doriano Mimmo Di Carlo. «Starà a noi farci trovare pronti con la nostra organizzazione, la mentalità giusta e con lo spirito Samp. E anche avere il ritorno in casa è importante». A dare man forte a Di Carlo anche la statistica perché nelle competizioni europee i blucerchiati non sono mai stati eliminati da formazioni tedesche. Soddisfatto del sorteggio anche il dg doriano Sergio Gasparin, presente a Nyon: «Sapevamo che finendo nell’urna B , quella dei club non teste di serie, avremmo dovuto affrontare una società importante e abituata alle competizioni internazionali. Il Werder è una squadra che fa della fisicità e delle capacità offensive le proprie armi migliori e per questo la affronteremo con rispetto, ma anche con fiducia, orgoglio e con la consapevolezza di poterli superare».
Non piange la Samp (che in serata ha perfezionato l’acquisto in compartecipazione dalla Roma dell’esterno sinistro Stefano Guberti), sorridono invece Juventus, Napoli e Palermo che nell’Europa League, l’ex Uefa, se la vedranno con squadre più che abbordabili e, sul piano tecnico, decisamente inferiori alle italiane. La Juventus, appena superati gli irlandesi dello Shamrock se la dovranno vedere con gli austriaci dello Sturm Graz che hanno eliminato i georgiani della Dinamo Tbilisi (2-0 e 1-1). «Lo Sturm è da prendere con le molle, è secondo in campionato», afferma il tecnico bianconero Gigi Delneri che sottolinea pure come «il dualismo tra Del Piero e Diego è sana competizione, come c’è in tutte le squadre e non può che fare bene». I bianconeri sono alla 13° sfida in Europa con un club austriaco, con un bilancio di 10 vittorie, un pareggio esterno (1-1 col Rapid Vienna) e una disastrosa sconfitta nel 1958: 0-7 sul campo del Wiener.
Ci sono gli svedesi dell’Elfsborg (5-0 e 2-1 ai macedoni del Tetovo) per il Napoli e Mazzarri (ma anche il presidente De Laurentiis) si preoccupa: «Sono in uno stato di condizione più avanzato rispetto a noi e ci penalizza anche il ritorno in Svezia».

Trema (si fa per dire) il presidente del Palermo Maurizio Zamparini che affronterà gli sloveni del Maribor (3-0 e 3-2 agli scozzesi dell’Hibernians): «Il Maribor è una squadra importante, basti pensare che la Slovenia è arrivata ai mondiali. Ma quest’anno in Europa vogliamo andare molto avanti».

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