di Marco Marchionni
Sono molto incuriosito dal fenomeno Grillo e grillini.
Per prima cosa percepisco che mentre Grillo fa un'analisi ampia e dettagliata, altro che demagogo uno che previde nel 2004 alla CNN il crollo dei derivati, i grillini tendono ad acchiapparne la parte che più gli aggrada.
Per esempio uno dei punti recentemente toccati dal Beppe è la sproporzione tra chi prosciuga risorse dal tessuto produttivo e cioè lavoratori pubblici, pensionati, disoccupati, e chi questo tessuto lo deve disperatamente mantenere, pena l'arrivo dei giannizzeri di Equitalia a cavallo e alabarda.
Proporzione: quaranta milioni i primi, quattordici i secondi.
Quando lo scrisse Il sole 24 ore a Marzo non fece lo stesso effetto perché Grillo può concludere con «ma chi ca... lavora in questo paese?». Applausi.
Paolo Putti fa parte dei primi. Cosa ne pensa? Sicuramente male ma fa finta di niente perché ciò che gli interessa è il suo pezzettino di apprezzamento. Il resto lo evita.
Stessa cosa per il mancato battuto degli scontrini fiscali. Grillo ha puntato più volte il dito contro il ministro Passera che, come A.D. di Intesa San Paolo, patteggiò due anni fa circa 270 milioni di Euro di evasione ovvero circa cinquecento milioni di mancati scontrini di un bar ma ho la sensazione che non sia un discorso di grande appeal nel movimento 5 stelle, almeno la seconda parte.
Sicuramente non quanto no gronda, no tav, mondo verde, energia pulita ed altre iniziative tanto care alla sinistra estrema.
Oddio, tanto «care» anche per gli altri ma perché di solito sono quelli che le devono pagare.
Quindi credo che dal punto di vista liberale, e basta con sti moderati, dopo il governo Berlusconi è chiaro che non ho alcunché da spartire con un ex PSI transitato come Tremonti, Grillo sia unimportante cassa di risonanza di una voce che altrimenti emerge solo quando si spara un colpo alla tempia.
Liquidarlo con unalzata di spalle, come duso nel centrodestra, o un insulto è, prima di tutto, un peccato ed alla fine si dimostrerà stupido.
Al contrario suggerirei di vedere 5 Stelle come base per costruire il finalmente nuovo centrodestra mutuando la condivisione, lintegrità, il limite di mandato e di quattrini sottratti allo Stato, liniziativa giovane. Insomma, tutto quello che il PDL o la Lega non sono stati se non in alcune lodevoli eccezioni personali.
Liguria Moderata può essere un interessante laboratorio in questo senso.
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