Che fortuna essere un somaro È il toccasana contro lo stress

Quante volte abbiamo preso in giro i compagni di scuola dando loro degli asini, e quante altrettante volte ci siamo impermaliti per essere stati definiti somari. Ebbene, l'animale testardo e cocciuto, famoso dai tempi di Pinocchio, simbolo non solo degli scolari scapestrati ed indolenti, ma anche noto per la durezza con cui gli si imponeva il basto, oggi vive il suo momento di gloria e riscatto. Lo troviamo protagonista in varie realtà dal trekking someggiato all'onoterapia.
Il suo latte è anche prezioso contro le allergie . L'onoterapia, dal greco onos, asino, rappresenta l'utilizzo modernissimo dell'animale nella pet therapy, rivolta soprattutto ai soggetti affetti da disturbi di personalità, ansia, stress e solitudine. L'asino è coccolone, empatico, molto affettuoso, ideale pertanto ad un approccio legato all'affettività. Il suo sguardo languido esprime tenerezza e dolcezza grazie agli occhi grandi e alle lunghe orecchie. Non scappa, al contrario invoglia ad avvicinarsi e al primo raglio la risata è garantita.
L'onoterapia sfrutta alcune caratteristiche fisiche (taglia ridotta, morbidezza al tatto ), il carattere (fedeltà, socievolezza, intelligenza e memoria), il comportamento (prudenza e lentezza del movimento, tendenza ad andature sicure) per entrare in stretta comunicazione con il paziente.
Con gratuità l'asino restituisce affetto. All'inizio degli anni Novanta è stato lanciato l'allarme estinzione. A Serralunga di Crea, ad esempio, nel Monferrato, si possono fare lunghe passeggiate fino al Santuario passando tra i boschi in compagnia di cinque asinelli e accompagnati da guide autorizzate dotate di brevetto di «guida equestre ambientale someggiata».
Qui sorge «La collina degli asinelli» che presto diverrà un bed and breakfast. L'obiettivo dei milanesi Massimiliano Cavallotti, tecnico idraulico e volontario con i disabili, e della moglie Maddalena Pessina, architetto, trasferiti da luglio in questa ridente località, è anche quello di far rivivere il territorio, una sorta di viaggio nella memoria passata. La coppia aderisce all'associazione «Asini si nasce».
Gli asinelli si chiamano Renata, Ettore, Nando, Giuditta e Tex e sanno tornare a casa da soli in colonna.

Renata è la più sveglia: quando arriva nel cortile di casa, nei mesi estivi, ha imparato ad aprire col muso e poi a richiudere un alto rubinetto esterno per farsi una doccia rinfrescante e rigenerante. Dagli animali, come si legge, c'è solo da imparare.

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