Ma che lord Uno su tre non dice più «thank you»

Sarebbe la base della buona educazione, ma il «grazie» sta scomparendo dalle bocche britanniche. Pare che un inglese su tre, ormai, quando deve ringraziare o esprimere la sua gratitudine ricorra ad altre parole, al posto del classico «thank you». Per esempio c’è chi dice «ta» o «cool» («figo»), c’è perfino chi utilizza il francese merci (un vero scorno per un vocabolo così tradizionalmente inglese, così universalmente noto, essere surclassato dal suo equivalente parigino) o l’insolita espressione «nice one» («buono», in senso molto colloquiale, e così risponde a una cortesia una persona su venti), ma non il tipico «thank you» o almeno la sua abbreviazione «thanks».
La ricerca è stata commissionata dal canale Food Network Uk in occasione del lancio del «Thank you day», cioè il «giorno del grazie». Secondo il quotidiano Telegraph, però, il ricorso inferiore all’uso del «grazie» non significherebbe una minore capacità di mostrare gratitudine: semplicemente, gli inglesi usano altre parole. In effetti, sempre secondo il sondaggio, il 95 per cento degli inglesi pensa ancora che le buone maniere siano importanti e otto britannici su dieci sostengono di essere educati.

E va bene che è difficile confessare di ritenersi dei gran cafoni, ma il dato fa pensare che, comunque, i sudditi di Sua Maestà attribuiscano ancora un certo significato alle cosiddette good manner. E qualcuno potrà anche storcere il naso di fronte a un adolescenziale «nice one» ma forse, a pensarci bene, è meglio di niente.

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