Cultura e Spettacoli

Che pizza il lungo viaggio in moto di Travolta e altri tre compagnoni

Come interessare gli adolescenti alle vicende di quattro cinquantenni (John Travolta, William H. Macy, Martin Lawrence e Tim Allen)? Ridicolizzandoli, come fa Svalvolati on the Road - senza un po' d'inglese nel titolo italiano, il pubblico avrebbe disertato? - di Walt Becker, in originale Wild Hogs («Selvaggi centauri»), film che ha incassato molto negli Stati Uniti, presumibilmente fuori dalle grandi città. Si può dubitare - wishful thinking? - che Svalvolati ripeta in Italia quel successo, tanto sordido, monotono e scatologico è il viaggio in diagonale attraverso gli Stati Uniti di quattro maturi motociclisti, tutti falliti, per un verso o per l'altro. Naturalmente, disavventura dopo disavventura, essi ritroveranno qualcosa che avevano smarrito, come la gioia di vivere.
La formula è dunque un ibrido fra quella di Un tranquillo week end di paura e quella di Scappo dalla città. Travolta sta tornando al quintale, Lawrence l'ha superato da un pezzo, Allen è un mistero (perché lo fanno recitare?) e Macy fa, per l'ennesima volta, l'invertebrato. Di contorno, Ray Liotta è il motociclista rurale che si prende sul serio e fa il prepotente con i motociclisti urbani che non si prendono sul serio; Marisa Tomei è la ex ragazza di provincia in attesa della seconda chance, tanto per scrivere anche noi in inglese una parola sì e una no.

SVALVOLATI ON THE ROAD di Walt Becker (Usa, 2006) con John Travolta, William H.

Macy. 100 minuti

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