Che vergogna Umberto Eco manipolatore della storia

Trovo opinabile, per non dire peggio, il fatto che Umberto Eco dia informazioni false e tendenziose per supportare la propria simpatia per la sinistra. Nel suo ultimo libro la tesi è che tornando indietro di un secolo le cose non sarebbero per nulla cambiate. Non sono mancati gli accenni alle differenze, secondo lui minime, tra le cartine geografiche odierne e quelle di un secolo fa. Avrebbe detto che ritroviamo il Montenegro e anche le Repubbliche baltiche. Ma le Repubbliche baltiche hanno ottenuto l’indipendenza nel 1918, fino ad allora hanno fatto parte dell’impero russo, con la Finlandia. Assurdo prendere ad esempio l’insignificante Montenegro per sostenere quello che qualsiasi bambino è in grado di notare: l’Europa del 1914 e quella attuale sono ben lungi dall’essere la stessa cosa. La Polonia non esisteva, al suo posto Prussia e Impero zarista. Svezia e Norvegia erano un unico regno. L’impero ottomano arrivava fino alle coste dell’Adriatico (quindi niente Albania).

La Britannia era tutta unita e l’Irlanda era parte del Regno Unito. Per finire l’unica democrazia europea era quella francese, altrove solo monarchie o imperi, austro-ungarico incluso. Mi pare che di differenze rispetto alla situazione odierna ce ne siano, e non poche.

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