Roma

Per chi non rinuncia ai concerti un vademecum semiserio

Tra una cena ipercalorica e una tombola, anche a Natale c’è spazio per la musica. Un menu adatto a tutti i palati. A seguire, i consigli dello chef per una scelta sana e consapevole. Suggerimenti mirati per ogni tipologia di ascoltatore, così che ognuno trovi l’evento più vicino alle sue corde.
UOMO (ST)RENNA: mitologica figura che puntualmente si palesa al primo risuonare del campanello, elemento indispensabile per ogni canzone natalizia che si rispetti. Per lui è irresistibile. Destinazione perfetta: il «Roma Gospel Festival», al Parco della Musica. Fino a Capodanno, sul palco si alternano i più importanti gruppi gospel, in arrivo da tutto il mondo.
QUESTO PICCOLO GRANDE ASCOLTATORE: amante dell’amore in versi, corre all’Auditorium per il mastodontico «Q.P.G.A.» di Baglioni. Cinque serate, dal 26 al 30, con l’opera del cantautore romano, rivista, espansa e corretta. Sconsigliata la maglietta fina.
JAZZISTA ATERMICO: personaggio sorprendente. Per l’amato jazz è disposto ad affrontare escursioni termiche che metterebbero in difficoltà uno yak. Può spostarsi serenamente dal caldo dell’Auditorium al semifreddo di villa Celimontana, fino a spingersi al gelo di Orvieto. Non rinuncerà, infatti, al «Christmas in Jazz» della Parco della Musica Jazz Orchestra, il 26, né alla prima edizione invernale di Celimontana Jazz, trasformata in «Natale in Villa»: brunch, aperitivi, mostre e naturalmente concerti, con il Capodanno affidato a Sarah Jane Morris, protetti da una struttura trasparente che ripara dalle intemperie e permette di ammirare lo scenario del parco del Celio. Infine, correrà a Orvieto per «Umbria Jazz Winter», cinque giorni di splendidi concerti tra teatri e strade, con i big del jazz internazionale e le marching band in giro per le vie della cittadina umbra (dal 30 dicembre).
IL FREDDOLOSO: destinazione ideale dell’uomo che teme il rigore dell’inverno è il Big Mama. Lo storico club di Trastevere ripropone il classico appuntamento con Louisiana Red, grande bluesman americano che da anni allieta il Capodanno romano con concerti torridi. Tutte le sere, dal 28 al 31, un tuffo nel sud degli Stati Uniti.
MANI FREDDE, CORE (DE ROMA) CALDO: il cantore per eccellenza della Città Eterna, l’uomo di Grazie Roma, sarà una tentazione irresistibile per migliaia di coraggiosi, pronti a ibernarsi al Colosseo. L’evento di queste festività natalizie è il concerto di Capodanno voluto dal Comune. Appuntamento che Venditti saprà trasformare in grande festa, come ha già fatto più volte al Circo Massimo. Apertura della serata affidata agli Zero Assoluto: un nome, una garanzia termica.
IL GIGIONE: l’ascoltatore smaliziato, appassionato di canzone ma anche di cabaret, non rinuncerà al Capodanno con Luca Barbarossa e Neri Marcorè. Il cantante e l’attore porteranno il divertente spettacolo Attenti a quei due all’Auditorium di via della Conciliazione, per una nottata a cavallo tra classici della canzone e celebri personaggi parodiati da Marcorè.
IL TARANTOLATO: dimenarsi può essere un valido rimedio contro la penuria di gradi centigradi. Le notti capitoline, soprattutto a Capodanno, offrono numerose soluzioni utili: serate danzanti con i migliori dj romani al Micca Club, al Circolo degli Artisti, all’Atlantico Live, al Brancaleone e in tanti altri locali. Al The Place, il funk e il soul degli anni ’70 con gli eccezionali Frankie & the Canthina Band.
IL BUCOLICO: l’uomo che a Natale ricerca le radici, affidandosi alle tradizioni popolari, troverà soddisfazione all'Auditorium.

Le serate ideali per lui rispondono al nome di «Chiarastella» con Ambrogio Sparagna.

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