«Chi paga il conto?». E si accoltellano

Due ferimenti, di cui uno mortale, in due giorni. È una Milano piuttosto agitata, quella agostana. Domenica sera, in una baraccopoli al Gratosoglio, un albanese ha ucciso il figlio della sua convivente, un bulgaro 30enne. Una storia nata in un contesto di degrado e di abbandono, tra clandestini senza lavoro, intenti a ubriacarsi e a litigare salvo quando non dormono.
Lunedì sera altra lite furibonda in via Forze Armate. Anche il quel caso è stato l’abuso di alcol a farla da padrone.
È accaduto poco dopo l’una nell’estrema periferia della città, in un bar in via Forze Armate, dove due italiani, dopo aver abbondantemente consumato alcolici, hanno litigato. Al culmine della discussione uno dei contendenti, un uomo di 44 anni con piccoli precedenti, ha estratto un coltello e ha colpito all’ addome l’altro, un 47enne incensurato. Che, prontamente soccorso dal barista, è stato portato in codice rosso all’ospedale San Carlo.

Le sue condizioni sembra non siano preoccupanti anche se il poveretto resta in prognosi riservata. L’accoltellatore è stato poi rintracciato poco lontano dal bar da una pattuglia del Radiomobile, che lo bloccato e portato in caserma. Dove è finito in manette con l’accusa di tentato omicidio.

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