Chi sono i veri amici del Grifo

(...) Noi, ovviamente, ringraziamo tutti, anche i più critici. Perchè è proprio questa la forza del Giornale: dare spazio a tutti; essere una palestra di dibattito, su tutti i temi; prendere posizione, ma accettare anche quelle opposte alle nostre; arricchirci con il confronto. E’ l’abc del pensiero liberale, che Alfredo Biondi ci ha insegnato, e vale anche per lo sport. Anche per il Genoa. Quindi, come sempre, pubblichiamo tutto. Ai lettori, poi, la libertà di farsi un’idea su quello che sta succedendo.
Ci scusiamo, ovviamente, se qualche titolo troppo crudo ha messo a rischio le coronarie di più di un lettore. Come sapete, i titoli semplificano sempre la realtà e gli articoli erano piùchecorretti.
Il problema per i genoani, quello vero, è che i titoli semplificano, ma non mistificano. Cosa voglio dire? Che noi ci stiamo limitando a fare i giornalisti, senza sposare linee accusatorie o difensive, senza evocare complotti, senza insultare gente, senza criminalizzare nessuno. Ma se fra le pene previste per gli illeciti sportivi, c’è anche la retrocessione in C, perchè nasconderlo? Perchè non scriverlo, anche solo per esorcizzarlo? E’ chiaro che nessuno di noi si augura che il Grifo sia retrocesso o sia penalizzato; è chiaro che tutti noi speriamo che i dirigenti rossoblù siano dei paladini senza macchia e senza paura e che dimostrino che l’inchiesta su di loro è robaccia e carta straccia; è chiaro che, per un giornalista, non c’è niente di più esaltante (e anche di più gratificante per le vendite) di un derby fra le due squadre genovesi. Ma, un giornalista non deve vendere speranze, deve dare notizie. Se, prima delle elezioni, avessi scritto che Sandro Biasotti era sicuro di vincere, non avrei fatto un buon servizio nè al Giornale, nè a Biasotti. Ho scritto il contrario e, purtroppo, ho avuto ragione. Non sapete quanto mi avrebbe fatto piacere sbagliarmi. Idem per il Genoa. O il Genoa è intoccabile a prescindere a differenza di Biasotti?
Purtroppo, non tutti la pensano allo stesso modo. Purtroppo, ci sono giornali e media che stanno facendo di tutto per minimizzare, per dire che non è successo niente, che i dirigenti rossoblù sono degli angioletti, che c’è un complotto. Anch’io penso che l’iscrizione di Lazio e Roma ai campionati negli anni scorsi sia stata una schifezza e anche che andrebbero revocati gli scudetti alla Juve per gli anni in cui è stato appurato il doping. Ma che c’entra tutto questo con Genoa-Venezia? Non mi pare la migliore delle difese.


I veri amici del Genoa non chiudono gli occhi. I veri amici del Genoa difendono una Storia. Una Storia che, se verranno dimostrate le accuse, non deve più avere nulla a che vedere con chi quella Storia l’ha infangata nel più volgare dei modi.

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