Roma

Chiara Civello Quando il jazz non ha etichetta

È lei che ha trovato l’America, o viceversa? L’unica certezza è che tra la Sicilia, Roma e New York, è nata una stella del jazz. Chiara Civello torna stasera all’Auditorium, in apertura della rassegna «Donne&Note». Cinque appuntamenti con altrettante artiste, ognuna esponente di un mondo musicale diverso. La Civello scelse anni fa di trasferirsi a New York, quando fu chiaro che la musica sarebbe stata la sua vita. È stata la prima artista italiana a pubblicare un disco (Last quarter moon) con la prestigiosa etichetta americana Verve. Un album in cui si è concessa il lusso di inserire un brano scritto a quattro mani con Burt Bacharach. Un disco nato quasi per caso, quando la canzone Parole incerte finì nelle mani del noto produttore Russ Titelman (collaboratore di Paul Simon, Rickie Lee Jones e James Taylor, tra gli altri). Fu lui a decidere di produrre Last quarter moon, dando ufficialmente il via alla carriera di Chiara Civello. A quel disco è seguito The space between, uscito nel 2007 e presentato ufficialmente proprio all’Auditorium, a settembre del 2007. Tra le curiosità del secondo album, una canzone scritta con l’attore Rocco Papaleo. «Ci siamo conosciuti a Stromboli - racconta la cantante - e subito è iniziata una lunga serie di mattinate trascorse a comporre, tra chitarra e caffè, sul terrazzo di una vecchia casa eoliana che guarda il mare. Io avevo una melodia, insieme abbiamo trovato una lirica ed è nata Isola, una delle mie canzoni preferite». Come afferma lei stessa, la musica che propone va al di là di ogni etichetta. Non c’è soltanto jazz ma influenze provenienti dai generi più disparati: dalla musica brasiliana al blues, dal soul al funky, fino alla musica d’autore. E a proposito della vita «on the road», racconta: «ho maturato un rapporto sereno con la vita itinerante. Ho imparato a presentarmi e poi a dire subito addio, come succede ogni sera che mi esibisco dal vivo».

Domani, sempre nell’ambito della rassegna «Donne&Note», canterà Rokia Traoré, straordinaria artista del Mali; martedì 19 i Deolinda (con Ana Bacalhau alla voce), interpreti di un fado ironico; sabato 23 Franca Masu e gran finale lunedì 25 con Buika.

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