Chiedere preventivi molto dettagliati

Dalle botte allo sportello rimediate al parcheggio ai ripetuti strisci su fiancate e parafanghi, i piccoli danni alla carrozzeria si accumulano finché non arriva l’ora di rimetterla a nuovo. E quando il conto non lo paga l’assicurazione, il pensiero corre a come risparmiare. In assenza di un tariffario di categoria, l’arma più efficace resta il confronto tra più preventivi. È indispensabile che riportino in dettaglio l’uso di materiale di consumo, il lavoro per il recupero della forma originale, le eventuali parti sostituite, tipo e caratteristiche dei ricambi impiegati (originali, commerciali omologati o usati), le fasi del processo di finitura con l’indicazione degli strati, del tipo e dello spessore della vernice, nonché dei tempi richiesti e di come la riparazione verrà effettuata; informazioni, queste ultime, che permettono di valutare in seguito se il lavoro è in linea con il contratto d’opera.
Se il veicolo è ancora in garanzia, è bene mettere al corrente il concessionario delle riparazioni: il regolamento europeo 1400/2002 liberalizza infatti la manutenzione, ma quando si aggiusta l’auto chi risponde della garanzia vuole accertarsi che l’intervento sia a regola d’arte, per non doversi fare carico di eventuali difetti successivi. Nel preventivo vanno esaminati, in particolare, il costo della manodopera e i prezzi dei ricambi. E se l’uno si attesta in media tra i 30 e i 35 euro più Iva, gli altri variano a seconda che provengano dalla casa madre o da un altro fornitore. Questi ultimi permettono di risparmiare: omologati e provvisti di certificato di garanzia, costano generalmente il 20% in meno (ancora più economici i pezzi di provenienza cinese). È possibile poi ricorrere allo sfasciacarrozze. In ogni caso, è d’obbligo valutare se il lavoro di adattamento dei ricambi non originali o di un lamierato comprato dal demolitore non vanifichi il risparmio. Dovendo riparare una portiera ammaccata e sostituire il parafango insieme a uno dei fari anteriori su una Lancia Y, il risparmio sui soli ricambi può facilmente superare i 130-140 euro.

E anche la tecnica di riparazione può fare la differenza: se la botta sulla portiera è tondeggiante, può essere rimediata col levabolli anziché rifacendola nel modo tradizionale; se ci si accontenta, basteranno 50 euro contro gli oltre 150 altrimenti necessari.

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