«Chiediamo i danni agli okkupanti»

La struttura, nelle mani di Action, sarà la nuova sede del XVIII municipio Sotto accusa la presidente Filardi

Atmosfera incandescente ieri sera in Campidoglio per il caso dell’occupazione dell’ex Sporting Club in via Giambattista Pagano - in XVIII Municipio - da parte di Action. In aula Giulio Cesare infatti è caduto il numero legale al momento della votazione delle due mozioni di maggioranza e opposizione, in cui si chiedeva lo sgombero dello stabile. Un epilogo che ha innescato la vivace protesta di alcuni abitanti del XVIII presenti in aula, che hanno lanciato in aria volantini e cominciato a gridare «buffoni» all’indirizzo del Consiglio.
Già in consiglio municipale il centrodestra aveva messo sotto accusa l’inerzia del minisindaco Gianna Filardi. Martedì pomeriggio era stato approvato un ordine del giorno, presentato da An, che chiedeva al sindaco e al Prefetto di procedere immediatamente allo sgombero e di attivare gli uffici tecnici per chiedere i danni agli occupanti. Unica voce fuori dal coro, Rifondazione, che aveva espresso solidarietà agli asseragliati nell’ex Sporting Club. Intanto i locali continuano a essere occupati da circa 600 persone. Alle finestre compaiono gli striscioni di Action e dei Comitati di lotta per la casa.
L’edificio, a due passi da piazza Irnerio e dal capolinea della Metro A, è destinato a nuova sede del XVIII Municipio. Il complesso, un tempo del costruttore Armellini, dopo l’esproprio è diventato proprietà del Comune di Roma e i lavori per la ristrutturazione, avviati con lentezza, erano in uno stato avanzatissimo tanto che il 1° gennaio 2008 sarebbe cominciato il trasferimento. «Finora per la risistemazione sono stati spesi dal Comune circa 4 milioni di euro - afferma l’ex presidente del XVIII, Vincenzo Fratta, capogruppo di An - l’immobile, che è gigantesco, potrebbe ospitare dentro non solo gli uffici del Municipio ma anche quelli della Asl. Diventare insomma un unico polo amministrativo». Voci ufficiose parlano di danni all’immobile per centinaia di migliaia di euro. Quanto alla richiesta di risarcimento, se avvenisse davvero, sarebbe una pietra miliare nella storia delle occupazioni. E la polizia? In via Pagano le forze dell’ordine sono arrivate già domenica, ma si sono limitate a presidiare la strada. Impossibile cacciare gli occupanti. Per effettuare uno sgombero straordinario di proporzioni così massicce, 600 persone evidentemente occorre prima l’ordine ufficiale del Comune o del Prefetto. E qui entra in ballo il minisindaco. «La presidente del XVIII, Gianna Filardi, ha avuto un atteggiamento molto ambiguo - accusa il capogruppo di Fi, Alessandro Vannini -. Avrebbe dovuto sollecitare l’intervento di prefetto e sindaco.

Segnalare la situazione alla Commissione comunale stabili pericolanti, considerato lo stato di pericolo per i lavori in corso. Invece si è limitata solo a sporgere una denuncia al commissariato Aurelio, come un qualsiasi semplice cittadino».

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