Enzo Chiesa guida Bipiemme al contrattacco per uscire dallaccerchiamento sul bilancio in vista dellassemblea del 25 giugno. Il direttore generale della cooperativa, considerato in quota Uilca, ma vicino anche alla Fabi, ha rassicurato gli analisti sulla tenuta patrimoniale e ha scritto ai dipendenti, spronandoli a serrare le fila perché la «banca è solida». Positivo il risultato in Borsa dove il titolo, molto penalizzato negli ultimi tempi dallaffondo di Bankitalia sul bilancio, ha recuperato fino al 2% per poi chiudere in progresso dello 0,24 per cento. «I conti del 30 giugno saranno in linea con quelli di fine marzo e non ci sarà nemmeno un milione di accantonamenti in più rispetto a quanto già comunicato, siamo sereni», ha detto Chiesa in una conference call, convocata per chiarire la situazione contabile del gruppo: le posizioni difficili sono 116, «tutto è stato certificato» dai revisori e la differenza con quanto richiesto dalla Vigilanza è in calo.
Sabato 25 giugno i soci saranno chiamati ad approvare una ricapitalizzazione durto fino a 1,2 miliardi (quasi il doppio dellattuale capitalizzazione) e a portare da 3 a 5 le deleghe di voto. Lordine di Bankitalia è stato imperativo ma restano forti le resistenze degli «Amici», lAssociazione tramite la quale il fronte dei dipendenti-soci esprime il cda. Il combinato disposto dellaumento e delle deleghe rischia infatti di ribaltare gli equilibri in assemblea, oggi dominata dai dipendenti-soci. A fare paura in Piazza Meda sono sia i grandi soci francesi del Credit Mutuel sia Matteo Arpe che, da quanto si sussurra, potrebbe schierare il fondo Sator. Tanto che, per arginare uninevitabile diluizione, alcune sigle stanno pensando di sbloccare una parte del Tfr cumulato per sottoscrivere le azioni.
Chiesa ha comunque provato ad allontanare lo spettro del cavaliere bianco: anche nello scenario peggiore di un accollo prossimo al 50%, nessuna delle banche del consorzio di garanzia «avrà più del 2,5% del capitale. Il consorzio, guidato da Mediobanca e composto, sarà oggi sul tavolo del cda: una dozzina i gruppi coinvolti, tra cui certamente il Mutuel e Akros, la merchant bank di casa, così anche da avere «visibilità» sulloperazione.
Il banchiere ha poi aggiunto che, per i top manager, anche il nodo dellincremento delle deleghe di voto «cambia poco dal punto di vista della gestione». «Lunico rischio è una sovra-esposizione mediatica», ha proseguito Chiesa tanto che dopo lesposto alla guardia di finanza, Bpm avrebbe deciso di percorrere le vie legali contro i giornali che hanno riportato analisi spietate sui conti. Secondo Chiesa «avere 3-4 mesi» per laumento è comunque «molto meglio» che non provvedere tra «10-15 giorni», perché loperazione scatterà dopo lestate, la semestrale e il piano industriale. Ai dipendenti ha scritto di suo pugno una lettera di una pagina, assicurando che la tempesta «passerà» e la base è pronta a stringersi attorno al vertice.
Infine, quanto ancora a Bankitalia, è emerso che anche lex consigliere Beniamino Anselmi invierà alla Vigilanza una propria comunicazione.
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