La Chiesa si lancia nei centri benessere

«Mens sana in corpore sano», dicevano i latini. Duemila anni dopo la Chiesa ha deciso di andare oltre, collegando al benessere del corpo anche quello dello spirito. A Genova infatti, da ieri la Chiesa è entrata in un nuovo business: quello delle Spa, i centri benessere di gran moda da qualche anno.
Ieri non mancava nessun crisma dell’ufficialità, benedizione del vescovo inclusa, all’inaugurazione del Centro fitness Palagym, una vera e propria oasi del benessere fisico aperta presso la Fondazione padre Ottavio Assarotti.
Duemila metri quadri di strutture per la cura del corpo disposti su tre piani che saranno gestiti dal Paladonbosco, affiliati al Csi, il Centro sportivo italiano che è di dichiarata ispirazione cattolica. E infatti la curia locale ha preso la nuova presenza sul territorio decisamente sul serio. Il vescovo vicario di Genova ha portato la sua benedizione: «In questo luogo si cura il corpo e lo spirito. Perché è bene che ci occupiamo del corpo, ma soprattutto che ci occupiamo dell’uomo nella sua unicità». Dunque mens, corpo e spirito e tutto sotto il segno della croce.
La struttura è dotata di un centro benessere e ha inglobato la palestra che già esisteva e un campo da calcetto. A dimostrazione, per essere giusti, che la cura del corpo non è mai stata estranea alla Chiesa: basti pensare alle numerose attività sportive che da sempre si praticano e si insegnano negli oratori di tutta Italia. Una vera istituzione che ha forgiato intere leve di giovani alla passione per lo sport e alla socializzazione.
Ma c’è anche da dire che qui si va oltre. Con il centro benessere si fa decisamente un passo ulteriore. Perché nella Spa, la cura è indirizzata non solo al relax, ma anche alla bellezza. E come la mettiamo con la vanità dell’uomo?
Forse per compensare questa piccola concessione alle esigenze mondane, il Centro Palagym ospiterà anche un salottino con emeroteca (e qui siamo di nuovo al nutrimento della mente) e una terrazza panoramica che favorisce l’attività contemplativa, oltre ovviamente agli spazi per i massaggi. A completare la struttura c’è la piscina e in primavera arriverà anche un minigolf. L’edificio prescelto risale a inizio ’800 e in origine era un centro educativo per sordomuti, ma si sa i tempi cambiano.
Sia come sia, e nonostante il costo d’iscrizione che è di circa 680 euro all’anno, il benessere benedetto va di gran moda a Genova.

Il presidente della Fondazione ha infatti fatto sapere che ci sono già mille preiscritti: «Non è una speculazione - ha assicurato Argeo Viscardi, presidente della fondazione Assarotti ai cronisti del Secolo XIX intervenuti all’inaugurazione - il nostro scopo è dare un servizio».
Il centro sarà aperto dalle 7 di mattina fino alle 22. Un orario ampio in modo da permettere di offrire i propri servizi in ogni momento. Perché si sa, lo spirito non può attendere.

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