Chiesta l'archiviazione per il papà di Renzi

Tiziano Renzi accusato di bancarotta fraudolenta, ma ora i pm non lo vogliono a processo

Chiesta l'archiviazione per il papà di Renzi

Sono state chiuse le indagini per il papà del premier, Tiziano Renzi, accusato di bancarotta fraudolenta dopo il fallimento della società Chil Post srl che distribuiva giornali e volantini.

Ma i pm hanno chiesto l'archiviazione dell'inchiesta e ora spetterà al giudice se rinviarlo a giudizio o meno. L'uomo era accusato di aver ceduto per poco più di 3mila euro il ramo sano dell'azienda alla Eventi6 (di proprietà della moglie Laura Bonoli) prima di dichiarare il fallimento della società con debiti per 1 milione e 300 mila euro.

Ora però gli inquirenti sostengono che Renzi negli anni in cui era amministratore avrebbe gestito correttamente la società madre e non avrebbe contribuito al fallimento. Per gli altri due amministratori subentrati nella gestione societaria nel 2010, Antonello Gabelli e Mariano Massone sono state chiuse le indagini e l’accusa è di bancarotta fraudolenta.

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