Da Choi a Kim Ecco tutte le «mancanze» del Masters

Se «scusismo» e «perdonismo» sono state le parole chiave per interpretare queste ultime settimane vivacizzate dal ritorno in pubblico del figliol-prodigo-Tiger, «mancanza», invece, sembra essere quella più adatta per riassumere in due secondi netti la quattro giorni di questo Masters funambolico.
«Mancanza di genialità» è quella che ha costretto alla resa nelle ultime 18 buche del Masters il coraggioso Lee Westwood. Il quale avrà pure nei suoi colpi al green la precisione di una merlettaia provetta, ma, purtroppo per lui, manca completamente del genio del grande couturier.
«Mancanza di benzina» è invece quella che, nel corso del pomeriggio della domenica, ha inceppato il motorino coreano di KJ Choi. E, per uno che dai colleghi è soprannominato «La Tanica», in effetti è il massimo dell'ironia.
«Mancanza di paura» è la dote e insieme il difetto numero uno di Anthony Kim. Il quale, tutto preso dall'ambizione di diventare l'icona delle aspirazioni altrui, qualche volta, in piena trance agonistica, si dimentica che ogni scelta presa comporta degli effetti collaterali. E che non sempre poi piomba Arnold Schwarzenegger a portarti in salvo.
«Mancanza di qualche yard», forse, è l'unico, risibile difetto nel gioco stellare di Matteo Manassero, che domenica sera, a neppure 17 anni, durante la cerimonia di premiazione, alla faccia del giovanissimo Ryo Ishikawa, ha furbescamente già preso le misure per la sua futura Green Jacket.
«Mancanza dei Molinari» è quella che, come i boatos che sopraggiungono dalla Georgia lasciano intuire, forse patiranno i tifosi azzurri a Torino, nello sciagurato caso in cui Francesco lisciasse (giustamente) l'appuntamento con il Bmw Italian Open e se ne volasse a Ponte Vedra per giocare il Players Championship, ricco di dollari e soprattutto di punti Ryder.
E infine, «mancanza di una bionda» è quella che, suo malgrado, ha provato Tiger. Il quale, domenica sera, mentre Mickelson festeggiava lacrimoso circondato dal parentado, solo come un calzino spaiato ha abbandonato il campo, è rientrato a casa in quel di Windermere e si è trovato di fronte la bionda sbagliata. La moglie.

Ora: scrive Oscar Wilde che esiste una tragedia nella vita di ogni adultero. Ed è la consapevolezza che l'amante rappresenta il passato e la moglie, inevitabilmente, il futuro. Morale: il match più duro per Tiger forse è cominciato solo domenica sera.

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